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mercoledì 18 novembre 2015

Letture e spolverate di pensiero. Sgomberiamo il buio, accendiamoci di luce.

Circa una settimana fa la mia sorellina ha acquistato un libro. Gliel'ho visto portare alla cassa, un volumetto stretto al petto, come un tesoro ritrovato dopo anni di assidua ricerca. Mi sono avvicinata. Copertina azzurro cielo, un veliero che salpa tra le stelle, un titolo stampato in caratteri eleganti che è bastato vederlo una volta per provare quella brezza di nostalgia leggera che ti solletica la pelle, dritta fino al cuore. Peter Pan. Un'edizione tutta nuova in occasione dell'uscita della pellicola Pan. Sempre un buon pretesto per rispolverare vecchi classici, che poi vecchi solo per modo di dire. Anzi, per abitudine di dire. Mi sono saliti i lucciconi agli occhi. Peter, l'Isola Che Non C'è, la Laguna delle Sirene, i Bambini Sperduti, Giglio Trigato, Capitan Uncino e il resto della compagnia. Insomma ricordi. Istantanee di un passato che se trova la maniera di manifestarsi nel presente tanto passato non deve essere. Le ho domandato come mai proprio lui, come mai adesso, e lei mi ha risposto che non aveva un motivo vero e proprio, bensì soltanto la voglia di incontrarlo ancora, di colmare quella nostalgia, forse di interrompere la sua vita temporale e rifugiarsi all'interno di una dimensione senza rintocchi. Quando siamo rientrate a casa ci siamo sentite come le bambine di una volta, di ritorno da una qualche avventurosa passeggiata, ricompensate con un dolcetto dal sapore prelibato, una bustina delle figurine che si collezionavano, una bambola dalla capigliatura splendente. Ci siamo buttate sul letto e a gambe incrociate, prendendoci per mano, ci siamo perse. Abbiamo focalizzato il nostro pensiero più lieto e ci siamo sollevate dalla nostra realtà sostenute dalla magica polverina di Campanellino. E abbiamo scoperto una versione completamente diversa dei fatti, mille volte più entusiasmante di quella che ci aveva raccontato il cartone della Disney. C'è un momento, in particolare, su cui vorrei porre la mia e la vostra attenzione, perché in esso vi ho intravisto una luce speciale, pregna di una tenerezza e di una verità sbalorditiva.

lunedì 16 novembre 2015

Blog Tour Welcome to Austenland – 4° Tappa

E come sempre Blogger ci mette lo zampino. Questo post avreste dovuto trovarlo e leggerlo stamattina, ma le bizze della rete hanno deciso diversamente. Niente paura, oramai ho appreso l'arte del rimediare in un lampo. Perciò, sono lieta di presentarvi la quarta tappa dello strepitoso Welcome to Austenland blog-tour! Non ho saputo rinunciare alla possibilità di parteciparvi per una serie di svariati motivi: a) amo Jane Austen, nel senso che spesso, leggendo e rileggendo i suoi romanzi dal pensiero così emancipato, edotto e mordace in modo sottile, con un garbo d'altri tempi che sapeva pungere meglio di tutte le oscenità che si pronunciano al giorno d'oggi, mi ci sono specchiata; b) amo qualsiasi tipo di ricerca si conduca per comprendere meglio la personalità di un autore/ di un'autrice, per interpretarne meglio le convizioni idelogiche, le metaforiche speranze, i vizi abilmente mascherati, le virtù rimpicciolite per modestia e tutto quello che, insomma, ribolle nel cuore. E Welcome to Austenland risponde precisamente a entrambi i criteri. Un progetto ambizioso che si avvale di una documentazione serrata, dettata da un amore altrettanto puro e indocile, dal desiderio di fare luce anche e soprattutto sulla Jane Austen donna, oltre che sulla sua identità di scrittrice.
Pertanto, mi son detta, perché non perdersi?

venerdì 6 novembre 2015

Arriva TEMPO, il nuovo inedito di Fabio Caponegro, ed è già un successo.


Accusatemi pure di essere un giudice di parte ma non potevo non riservare un piccolo post per questa splendida notizia. Proprio oggi, infatti, è approdato in rete il videoclip ufficiale del nuovo inedito di Fabio Caponegro, giovanissimo ma determinato talento musicale, mio conterraneo (nonché Principe), che nella musica ci mette sempre il cuore, traducendo il linguaggio dei sentimenti e dei sogni più forti, che chiedono di spiccare il volo.