lunedì 2 marzo 2020

Tutti a bordo, legionari. ✨ AURORA RISING | BT + RP


Il punto è questo, amici lettori.
Mancano otto giorni all'uscita di Aurora Rising. Solo otto giorni.
L'accoppiata vincente di Amie Kauman e Jay Kristoff torna nelle librerie italiane con una nuova saga intergalattica – lo spazio deve essere la loro materia forte, il loro anello di congiunzione – che vi trascinerà a bordo dell'Accademia Aurora, in compagnia della Squadra312, attaccati a un defibrillatore dalla prima all'ultima pagina. 
Anche noi blogger, sotto la guida araldica della meravigliosa admin di Divoratori di Libri, abbiamo costituito il nostro team e preparato per voi un viaggio preliminare, una sorta di addestramento prima di affrontare la fatidica Selezione, che speriamo possa iniziarvi al mondo – o sarebbe meglio dire all'universo – immaginato da Amie e Jay. 
Pronti a provare l'ebbrezza del vuoto?
Ecco le tappe.



Inutile sottolineare quanto sia emozionata al pensiero di poter intervistare – che poi è una parolona, visto che si tratta di un syldrathi – il Folletto del gruppo, ma per il momento non voglio anticipare nulla. Godetevi la suspence. 
Posso dirvi, invece, perché dovreste leggere Aurora Rising senza indugi. Anche in questo caso, ovvio, un assaggio delle ragioni che saranno approfondite nella video-recensione di giorno 11.03.2020 (segnatevi tutte le date, è un itinerario piuttosto ricco).

Quando si racconta il POV di molti personaggi, si rischia di finire inghiottiti dal turbine dell'anonimato. Qui non succede. Mai. Per ogni cambio di narratore, si ha la percezione netta della sua forma mentis, delle sue abilità, del suo costrutto psicologico. Si riesce, pertanto, a stabilire dei contatti solidi e dei legami affettivi vividi. Un lavoraccio per gli autori, una tela di sublimi colori per noi lettori. 

La potenza dell'immaginazione, in questa storia sfruttata senza riserve. Armeggiare con lo spazio non è mai impresa facile; soprattutto, decidere come re-inventarlo con una precisa cognizione delle leggi, che fornisca uno stimolo credibile, una prospettiva possibile. Riassunto in una parola: la Piega, elemento distintivo della realtà di Aurora. La sua esistenza e il suo funzionamento vi rapiranno all'istante. 

La sicurezza narrativa. Tutto scorre in modo fluido, talvolta impetuoso ma mai precario. Durante la lettura, perciò, non rimane tempo per domandarsi se sia probabile o meno che un alieno possa gestire una galleria d'arte né se un manganello possa provocare una crisi di vomito istantanea al solo tocco.
Le idee, i dialoghi, i sorprendenti sviluppi delle vicende aderiscono a un ritmo e a delle logiche studiati a puntino. Ascoltarne la musica vi delizierà nel profondo. 

Mi fermo a tre motivi – i più superficiali. 
Ci penseranno le recensioni e le tappe a completare il quadro. 
Ora conviene muoversi. Ripeto: ci aspetta una lunga traversata e si sbuca sempre un tantino scombussolati quando si attraversa una Piega – figuratevi a restarci incastrati per due secoli, come accade alla povera Aur… Ops. La smetto, chiudo la bocca.

Di certo, vi do il mio caloroso benvenuti a bordo

1 commento:

  1. meraviglioso libro! sono felicissima di aver avuto l'onore di poterlo leggere in anteprima

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