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venerdì 25 giugno 2010

Frullato di chiacchiere varie

Allora, evitiamo di parlare della partita di ieri perchè sarebbero parole buttate al vento. Oramai è andata, non esiste una macchina in grado di cambiare le cose.

Questo era il punto primo, per la cronaca.

Punto secondo: voglio rispondere al messaggio nella chat box lasciatomi da Cathy (li leggo sempre i vostri messaggi, anche se ci metto un'eternità a rispondere). Sei nelle condizioni di dubbio esistenziale post fine stesura testo. Un coro di voci griderebbe un che???? accompagnato da smorfie facciali e sopracciglio sollevato. Cioè, ti spiego: anche io mi sono posta le tue stesse domande, circa un paio di anni fa, quando scrissi la parola fine alla mia prima storia lunga. E adesso? Che faccio con questo malloppo di fogli? Non navigavo molto in rete e non sapevo praticamente nulla del complicato mondo dell'editoria, così mi affidai al... come dire... istinto. Presi le più grosse case editrici e inviai la bozza (diligentemente corredata da spirale e copertina lucida). Ero strafelice, convinta che presto avrei ricevuto mille risposte affermative e avrei visto il mio libro comparire magicamente sugli scaffali delle librerie (si, perchè nel mio immaginario saltavo direttamente alla fase distribuzione). In realtà mi beccai tre-quattro porte sbattute in faccia, una manciata di silenzio e indifferenza totale. Della serie: impara prima ad impugnare una penna e a combinare le lettere dell'alfabeto insieme. Caddi in depressione, una crisi di non accettazione di me e rifiuto. Me la presi parecchio e, cosa più importante (adesso ci rido sopra), non capivo come mai tutti quei no! Beh, i miei lavori erano pieni di refusi, disattenzioni grammaticali e sintattiche, vuoti narrativi, discordanze e altro ancora. Un vero disastro. Scrivevo principalmente per liberare qualcosa, una specie di demone buono che a volte mi faceva incavolare parecchio. Sai, Cathy, per ogni periodo c'è una ragione specifica per cui si scrive. Certo, l'esigenza della carta e dell'inchiostro non ha motivi, né spiegazioni, però esistono le circostanze, gli stati d'animo, le idee. Ora, feci passare un pò di tempo e mi dedicai ad altro. Altri spunti, altri personaggi, altri scenari. Sviluppai un'altra storia mi misi di impegno; cominciai a leggere come un treno, spedita e inarrestabile, e migliorai tanto. Ripresi in mano lo sfortunato romanzo e, rimboccandomi le maniche, gli diedi una sistematina. Sono ancora work in progress, pensa, perchè voglio che sia davvero quanto più vicino alla perfezione. Il meglio della mia fantasia e della mia creatività. Ho ampliato e approfondito le mie conoscenze in merito all'editoria e ho capito che per un esordiente è difficile ma non impossibile. Si prova. Sempre e finché non si esauriscono tutte le energie. E anche esaurite le energie ci si ricarica e si riparte. Io ho vinto questa battaglia con una media casa editrice che mi ha risposto con un si. Spesso accade che serve la storia giusta. Giusta per aprire le porte. E poi tutto va da sé. Tu, per quello che può valere questo mio insignificante e incompetente consiglio, rivediti il testo per bene (ti annoierà un pò, all'inizio, ma poi ne varrà la pena) e fai una selezione delle case editrici che più si addicono al genere. Inseriscici anche quelle più piccole. Ma non arrenderti, non lasciarti scoraggiare, perchè la strada che gli aspiranti scrittori decidono di intraprendere è in salita e irta di ostacoli (un pò come tutte le altre), ma se percorse con una torcia di speranza e volontà in mano portano, prima o poi, alla luce.
Punto terzo: domani secondo video commento sul romanzo della Austen e poi videorecensione, se ci riesco. Vorrei parlarvi di un romanzo di Francesca Lia Block dal titolo Angeli Pericolosi. Molto particolare e affascinante, mi è piaciuto tantissimo. Dovrei anche andare in libreria a prendere un paio di novità, così poi al ritorno aggiorno la lista della spesa. Per il video di Julie, non preoccupatevi: è di nuovo in fase di caricamento. In poche parole c'era stato qualcuno che aveva frainteso le mie parole e aveva esposto lamentela. Capita, l'importante è chiarirsi. Mi aspetta la cena, ma non ho molta fame. Fa caldo e freddo insieme, io sto un pò così. Si, dovete sapere che ultimamente mi assillano le tante cose che ho da fare e ho paura di non riuscire a portarle a termine. Una cosa che non sopporto, perchè mi piacerebbe accontentare tutti. Mannaggia, ma non si potrebbe avere un pò più di tempo a disposizione? Solo una briciolina in più. Uff, mi sa di no. Pazienza...
Voi come state a letture? Mi è arrivata la rivista "Il Libraio" e ho spuntato alcuni romanzi all'apparenza appetitosi. Vediamo se li avete letti o sfogliati. Si tratta de Il club delle ricette segrete, di Andrea Israel & Nancy Garfinkel, e La biblioteca dei libri proibiti, di John Harding. A parte il Mr. Darcy Vampire che deve essere mio assolutamente! Hihihihi...
Vi saluto amici, per il momento è tutto. A domani.
Anita

1 commento:

Elisabetta ha detto...

Hanno fatto un vampiro anche di Mr Darcy? Non c'è più religione... sig...