Titolo: La moneta di Akragas
Autore: Andrea Camilleri
Editore: Skira
Pagine: 136
Prezzo: 15,00 €
SINOSSI
“Lei che è un uomo di scienza, mi saprebbe dire se un uomo intelligente è intelligente sempre?”
“Se uno è intelligente, lo è sempre. Ma si può dare il caso che un uomo intelligente si comporti da cretino. Avviene spesso, quando si è innamorati.” Il delegato socchiude gli occhi, sorride, perduto dietro un personale
ricordo lontano. “Vero è.”
“Se uno è intelligente, lo è sempre. Ma si può dare il caso che un uomo intelligente si comporti da cretino. Avviene spesso, quando si è innamorati.” Il delegato socchiude gli occhi, sorride, perduto dietro un personale
ricordo lontano. “Vero è.”
406 a.C. Dopo un lungo assedio Akragas si arrende ai Cartaginesi. La città viene distrutta. 1909. La trovatura in un campo di una piccola moneta d’oro, unica al mondo, preziosissima. Per l’emozione il dottor Stefano Gibilaro, medico condotto di Vigata, cade da cavallo. Comincia così una storia che si dipana con risvolti inaspettati, tragici ed esilaranti, tra le campagne di Vigata e la Messina distrutta dal terremoto, fino all’imprevedibile conclusione.
Uscirà domani, 19 gennaio, questo nuovo romanzo del grande narratore Andrea Camilleri. Una storia che forse si discosta dalle sue pubblicazioni ordinarie e che, per questo motivo, suscita non poca curiosità. Io ammetto di aver letto soltanto un'opera dell'autore (Il colore del sole) e di non averne tratto considerazioni positive (lo so, probabilmente ho fatto la scelta sbagliata... ), tuttavia voi sapete bene quale sia il mio motto da lettrice benevola: "concedi sempre una seconda possibilità". E se non la concedo a Camilleri...
Inoltre, la casa editrice mi ha gentilmente informata che Mercoledì 26 Gennaio, presso il Museo Nazionale Romano, Palazzo Massimo alle Terme (Roma), ci sarà la presentazione del volume con un incontro e un dialogo con l'autore. L'evento avrà inizio alle 17:30, un appuntamento da segnare in agenda. A me, purtroppo, vietano di andarci le distanze geografiche. Però, per chi può...
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