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giovedì 14 aprile 2011

Colazione con Zombie

Svegliamoci con una bella immagine rassicurante.

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Rassicurante? Questa?

Be', io trovo che tutto quel rosa pastello di sfondo trasmetta un senso d'amore e conforto.

...

Okay, come non detto, passiamo oltre. No, in realtà, esiste un motivo preciso per il quale vi mostro questa copertina: mi piacerebbe molto che il romanzo venisse tradotto in Italia.

La protagonista -- la bella fanciulla dal viso immacolato in primo piano -- è una con un sacco di problemi. Vita sregolata, un padre che scrocca alcol, uso abbondante di droga e pillole varie, un elenco di illegalità e piccoli crimini che le sono costati, più volte, il licenziamento. Un giorno, però, si sveglia in ospedale, dopo un'overdose di antidolorifici. La povera Angel, è questo il suo nome, ricorda di aver avuto un terribile incidente ma, stranamente, non ne riporta alcun segno addosso. A questa stranezza, poi, se ne aggiunge un'altra. Una lettera contenente un messaggio ambiguo per lei: qualcuno le scrive che c'è un importante lavoro ad attenderla e che non può rifiutare l'offerta. Ma ecco che le cose si complicano -- ovvio. Angel si prenderà una cotta per un tizio -- un deputato, mi pare, ma c'è da indagare sulla corretta traduzione -- e cadrà in una nuova dipendenza: un desiderio incontrollato di cervelli -- no, non quelli di plastica componibili di "Esplorando il Corpo Umano" --. Cominceranno a scomparire persone che verranno, poi, ritrovate decapitate e in un lago di viscido sangue. Si penserà subito all'esistenza dell'ennesimo serial killer di turno, psicopatico e con la foto tutta stropicciata dei genitori nel taschino della giacca -- riflessione di Anita --; peccato solo, però, che queste morti avvengano ogni volta che Angel è più affamata. Ma insomma, l'avete capito? La fanciulla è una zombie!


Voce dei Lettori: "Anita, ma come? Avevi detto che avresti cambiato registro e ci proponi ancora una volta i soliti, noiosissimi zombies?"


Potreste anche avere ragione, se non fosse per due cose: 
  • resterò comunque e irrimediabilmente attratta dal genere;
  • non mi sembrano affatto i soliti, noiosissimi zombies. Pensateci: ho nominato per caso vampiri scintillosi e mollaccioni? Avete captato, in mezzo a qualche rigo, l'esistenza di tormentati, tragici, tristi, tediosi -- basta! -- triangoli amorosi? (cioè, per carità, ci possono anche stare. L'importante è che siano ben studiati) No. Qui lo zombie cresce sano e forte, facendo ciò per cui è nato: mangiare cervelli o qualunque cosa sia. Questo, però, non è un invito all'antropofagia, gente, ma soltanto il desiderio legittimo -- spero, credo -- di una lettrice che ha a cuore la causa delle specie soprannaturali in via d'estinzione. I mostri devono fare paura, insomma.

N.B. Leggendo questo romanzo potrebbe anche darsi che la fanciullina alla fine arrivi a sposarsi e a circondarsi di nastri colorati, confetti gommosi, palloncini a forma di labbra siliconate e una stanza piena zeppa di peluche. Tutto è possibile, ricordate. L'importante è che non perda la sua anima dannata.

N.B. (2) Per la scoperta di questo romanzo, devo ringraziare Yuko che me ne parlò con entusiasmo. Ciao Yukiko!

N.B. (3) Be', cosa ne pensate? Secondo voi -- domanda diabolica -- quale casa editrice sarebbe disposta a dargli una sbirciatina?

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Copertina per esteso. Certo che l'illustrazione è fantastica!

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Che bella!
L'AUTRICE - Diana Rowland vive nel sud della Louisiana con il marito e la figlia. Ha conseguito una laurea in Matematica Applicata e, una volta uscita dall'università, ha dimenticato tutto riguardo alla materia e alle sue discipline derivate. Si è cimentata in diverse professioni: barista, commerciante, poliziotto di strada, detective, specialista informatico, assistente di obitorio -- ora mi spiego molte cose --, rendendosi conto, così, di cosa sia capace di fare l'uomo, a se stesso e agli altri. Sul suo sito ufficiale (clicca qui) ci fa sapere che è grata dell'esistenza dell'aria condizionata.

11 commenti:

Sara Booklover ha detto...

Spero anch'io che venga tradotto in Italia questo libro e in tal caso spero vivamente che la copertina originale venga mantenuta: è assolutamente geniale!

AnitaBook ha detto...

Piace troppo anche a me. E, se non mi sbaglio, la disegnatrice/disegnatore è reperibile anche su Deviantart.

Claudia ha detto...

La copertina mi aveva già convinta a desiderare questo romanzo! XD
Non so proprio quale casa editrice italiana potrebbe pubblicarlo. Forse la Delos che si sta interessando ai libri sugli zombie...

AnitaBook ha detto...

Sai, Chrysallis, ho pensato anche io alla Delos. Però anche la Mondadori o la Fazi. Forse più la seconda.

Sara Booklover ha detto...

Sì, la Delos sta facendo una collana sugli zombie e come trama gli potrebbe interessare... però in tal caso tremo al pensiero che cambino la cover O___O dato che la Delos è famosa per le pessime idee in fatto di grafica -___-

Francesca ha detto...

L'autore della copertina e' Dan Dos Santos.
Questa immagine gli e' valsa anche un premio sul prossimo spectrum!
Spero proprio che chi tradurrà il libro la vorrà mantenere!
Se vi interessa, Dan Dos Santos qui parla della creazione di questa immagine:
http://muddycolors.blogspot.com/2011/03/white-trash-zombie.html

AnitaBook ha detto...

Grazie Frà!
L'articolo che riguarda il backstage della creazione dell'illustrazione è fantastico. Nel dettaglio, poi, e con i vari passaggi! Sono andata anche sul sito ufficiale e ho scoperto che è lo stesso "padre" delle magnifiche cover della serie di Patricia Briggs.

Francesca ha detto...

Di nulla! Mi piacciono queste cose! ;) quel post e' proprio bello e fa venire voglia di mettersi a spaciugare! XD
Si, e' un artista molto noto e che lavora moltissimo nell'editoria, ma le copertine per Patricia Briggs sono tra le sue più note e caratterizzanti. (XD sempre nel blog che ho linkato prima, in un altro post, dice che in una conversazione suo figlio di quattro anni, facendo finta di fare il lavoro del pittore, quando la madre gli ha chiesto cosa stesse dipingendo, ha risposto: "lupi e ragazze con tatuaggi" :P )

AnitaBook ha detto...

Francesca!!!
Ho cliccato solo ora sul tuo nome, che mi ha indirizzato al tuo sito ufficiale, e ho fatto un'altra fantastica scoperta: sei anche tu un'illustratrice!!!
Che onore averti qui.

Francesca ha detto...

Lol! Grazie! Diciamo che ci provo! Dopo aver parlato di un genio come Dos Santos... Sono minuscola e agli inizi, ma ci proverò con tutte le mie forze! :)

Camilla P. ha detto...

Devo dire che ispira tantissimo anche me. Cinematograficamente parlando, non sono una grande fan degli zombie... ma ultimamente li sto riscoprendo e chissà che, "facendomeli amici" a livello letterario, non mi capiti di rivalutarli XD