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martedì 8 novembre 2011

Cose preziose, tipo che il Re è tornato...




Esce oggi, sì. Non in America, ma qui in Italia. Tremate, miei cari lettori, il Re è tornato. Visitando alcuni siti/blog che ne hanno pubblicato un'anteprima, ho notato con un po' di disappunto che si è come presa la decisione unanime di definire 22/11/63 il non-horror di King, una specie di Il Miglio Verde 2. La mia opinione prende un'altra direzione, invece. Penso che non sia giusto ridurre tutto l'immane lavoro di King lungo decenni a un'etichetta. King non è uno scrittore di horror e basta. Va bene, concordiamo sul fatto che l'horror sia il suo campo preferito, la sua casa base, ma mi piace di più chiamarlo scrittore. Senza aggiunte o classificazioni. Perché non esiste genere narrativo in cui King non si sia cimentato. Non c'è partita che lui non abbia accettato di giocare, né sfida su cui non abbia scommesso. Non oso immaginare quando se ne andrà cosa succederà. Meglio non pensarci, magari. Godiamoci questa sua nuova diavoleria narrativa e facciamo finta che si possa davvero tornare indietro nel tempo e salvare l'unico presidente degli Stati Uniti d'America che, a mio parere, avrebbe reso giustizia e onore alla patria. 


22/11/'63
Stephen King
Sperling & Kupfer
Pagine 780
Prezzo 23,90 

Il 22 novembre 1963 tre spari risuonarono a Dallas, il presidente Kennedy morì e il mondo

 non fu più lo stesso. Se fosse possibile cambiare la storia, tu lo faresti?


SINOSSI — Jake Epping è un tranquillo professore di Lisbon Falls, Maine, e il suo posto preferito per fare quattro chiacchiere è la tavola calda di Al. Che ha un segreto: la dispensa in realtà è un passaggio temporale, e conduce al 1958. Per Jake è una rivelazione sconvolgente, eppure l'incredulità non gli impedisce di farsi coinvolgere nella missione che ossessiona il suo amico da tempo. Se mai hai voluto cambiare veramente le cose, Jake, questa è la tua occasione: ferma Oswald quel 22 novembre 1963. Salverai Kennedy. Salverai suo fratello Bob, e Martin Luther King; bloccherai le rivolte razziali. E forse eviterai anche la guerra in Vietnam. Basta che passi per la "buca del coniglio", sul retro della tavola calda. Non importa quante volte l'attraversi: uscirai sempre sul piazzale di una fabbrica tessile di Lisbon Falls, ore 11.58 del 9 settembre 1958. E non importa quanto a lungo resti in quel passato: al ritorno, nel tuo presente saranno trascorsi due minuti. Comincia così la nuova esistenza di Jake nei panni di George Amberson e nel mondo di Elvis Presley, James Dean e JFK, delle automobili interminabili, del twist e del fumo di sigaretta che avvolge tutto. Un mondo nel quale Jake è destinato a conoscere l'amore e a sovvertire tutte le regole del tempo. Fino a cambiare il corso della storia.

Voi conoscete bene il mio amore per King. Conoscete persino il mio desiderio di incontrarlo, di stringergli anche solo la mano e complimentarmi per le storie/epopee indimenticabili di cui ci fa dono, di ascoltarlo parlare e di scattare una foto insieme. Non so se un giorno accadrà, però so che io continuerò a sperare e a credere in questo sogno. Naturalmente, non vedo l'ora di potermi immergermi a capofitto nelle 780 pagine di questo nuovo romanzo, ma credo che dovrò prima attendere che le mie risorse economiche ritornino a sorridere (mi sa che è un sogno pure questo! Hihihi). 

Scrivi ancora King. Scrivi finché puoi e finché vuoi. Scrivi per te stesso e per noi, i tuoi fedeli lettori. Come hai sempre fatto e come ci fai sapere in ogni dedica.


Sito ufficiale dell'autore: www.stephenking.com

13 commenti:

Camilla P. ha detto...

Ho scoperto da poco King (lo so, lo so, sono in ritardo!), ma devo dire che mi ha stregata, quindi... Capisco il tuo entusiasmo! :D

AnitaBook ha detto...

Evviva! Anche tu, Cami, una kinghiana! :D

Camilla P. ha detto...

Eheh, già! Mi ha stregata con "Rose Madder" :)

A.P. ha detto...

Molto bello è "Cose preziose"...
Unico nella descrizione di certe particolari scene. Un grande grande scrittore, lo definirei "storico"!
Però non mi reputo un Kinghiano, almeno non ancora.
Un saluto!

Anonimo ha detto...

Questo libro mi intriga davvero tantissimo e la copertina è davvero meravigliosa! Dissento però, se mi permetti, su quanto hai scritto, ovvero che Kennedy sarebbe stato l'UNICO presidente degli Stati Uniti a rendere "giustizia e onore alla patria"... Beh, non sono molto d'accordo! Kennedy è stato un grande presidente, uno dei più grandi senza dubbio. Ma, tralasciando le vicende personali (il numero spropositato di amanti che si procurò, quando al suo fianco aveva Jackie, una delle first lady più straordinarie che il mondo abbia mai conosciuto!), JFK ha commesso molti errori, a partire dallo sbarco nella Baia dei Porci fino agli antefatti della Guerra del Vietnam! Certo, se paragonato a personaggi imbarazzanti come Bush Junior o Richard Nixon, Kennedy è davvero da santificare... ma gli Stati Uniti hanno avuto anche tanti altri grandi presidenti! Qualche esempio? Beh, si potrebbero citare i più "storici" Washington e Lincoln, ma come dimenticare anche Roosevelt, Eisenhower, Regan e Carter!
Questo per dirti che Kennedy è uno dei tanti presidenti che hanno contribuito a forgiare la grande America, ma non il solo :)

Alexandra

AnitaBook ha detto...

Grazie mille Alexandra per aver condiviso il tuo parere con noi. Sono a conoscenza della vita sentimentale di Kennedy non proprio integerrima (nella lista è inclusa anche la Monroe, se non erro, e sul suo suicidio circolano voci poco chiare) e mi rendo conto della sua umanità fatta di pregi e difetti. Per questo ti dico che hai ragione, effettivamente ho sbagliato a considerarlo il SOLO capace, dimenticandomi di Lincoln e Washington (Roosevelt mi ha sempre puzzato di corruzione), due personalità grandiose della storia.
Tutto torna, infatti. Kennedy ucciso, Lincoln ucciso. Lo so, lo so. Meglio non dar credito alle teorie di complotto che vogliono l'esistenza di organizzazioni segrete volte a disarcionare le figure politiche scomode dell'epoca per la conquista di un controllo ideologico, sociale ed economico su scala globale. Però mi vien da citarle perché Kennedy ci fece proprio un discorso (il video è presente su Youtube sottotitolato) e, in un qualche modo, rese pubblica e definitiva la sua condanna a morte.

Adoro ragionare sulla storia di ieri che ha portato alla storia di oggi. Adoro indagare sulle figure più rappresentative e su quelle messe in ombra. Per questo ti ringrazio del meraviglioso commento.

Anita

Anonimo ha detto...

Anita, se ti interessa la storia dei Kennedy ti consiglio di guardare la miniserie "The Kennedys" di Jon Cassar. E' andata in onda su la7 qualche tempo fa e, sinceramente, non so dove e se si può trovare in commercio o se sky la manda in onda... Dà voce a una delle tante interpretazioni sulle vicende della famiglia Kennedy, percorrendone l'intera storia, ed espone una delle tante teorie sull'omicidio di JFK. In ogni caso, aiuta a capirci un pò di più...
Sì, Marilyn fu senza dubbio una delle tante amanti, ma anche qui la storia è controversa. La versione ufficiale la vuole presentare come L'AMANTE per eccellenza, ma nella biografia romanzata della Oates sulla Monroe ("Blonde", te la consiglio caldamente!), Marilyn viene presentata come una delle tante donne che si avvicendavano nel letto del Presidente anche nell'arco di una sola notte. Sul suo suicidio/omicidio ci sarebbero da scrivere pagine e pagine... è vero, Marilyn viveva da tempo una situazione psico-fisica abbastanza critica che può averla portata al suicidio, ma è anche vero che era diventata un personaggio molto scomodo per i Kennedy e per la classe di potere dell'epoca...
Ultima cosa e chiudo: non so cosa ti porta a percepire il puzzo della corruzione (:D) su Roosevelt, ma è innegabile che fu l'uomo che trascinò l'America fuori dalla Grande Depressione e a suo merito vanno anche la creazione della SEC e la promulgazione del Social Security Act. Insomma... mica pizza e fichi! :)

Alexandra

Narratore ha detto...

Tu mi conosci, sai che adoro King e che non ho perso nulla di suo. Ti appoggio quando dici che non è giusto rinchiuderlo in un genere: le sue storie, anche quando non sembra, hanno sempre una fondamentale radicata nel paranormale. Che si tratti di un cimitero che riporta in vita le persone, di un albergo ricolmo di fantasmi, o un carcerato con il potere di guarire le persone, tutto ha sempre quel sapore di strano, misterioso.
Sfido chiunque a dire che in un contesto come quello del nuovo libro (un uomo che torna indietro nel tempo, più volte, cambiando ogni volta qualcosa) non ci sia nulla di ultraterreno.
King è King, ieri, oggi e domani.

Narratore

CG ha detto...

Perdonami Alexandra, errore mio. Non era Roosevelt(anche se fu sostenitore dello sviluppo della bomba atomica) ma Nixon con tutta la storia dell'allunaggio (per me mai avvenuto) dell'Apollo 11, e il suo presunto coinvolgimento in "sette" politiche un po' deviate. Per carità, ripeto, sono solo supposizioni e ci sarebbe da approfondire con le dovute documentazioni (autentiche, possibilmente). Purtroppo, però, noi singoli individui curiosi non ne abbiamo le capacità. Forse è il destino della Storia, forse è il volere di uomini invasati dalla brama di potere. Non riusciremo mai a saperlo. Si legge, ci si informa, si rintracciano fonti diverse e ci si confronta. Grazie, perciò, dei preziosi riferimenti televisivi e letterari che mi hai fornito.

Narratore... dici giusto. ;)

CG ha detto...

Sono Anita, perdonatemi. Non avevo visto che mia sorella aveva lasciato connesso l'account del suo blog. Hihihi.

julian ha detto...

Sono d'accordo con narratore ed anita, non si può etichettare un autore solo perchè ha avuto successo prevalentemente con gli horror, secondo me king dimostrerà agli scettici una volta per tutte che è uno scrittore a tutto tondo e di poter affrontare romanzi che hanno tra i suoi temi fatti realmente accaduti.

Anonimo ha detto...

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