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lunedì 7 novembre 2011

Quando scende la notte sorgono cuori al posto di stelle

Comincia sempre con un libro. O almeno, la maggior parte delle volte succede così. E il libro ti racconta una storia... 


Non conoscevo questo romanzo ed ero ignara del fatto che l'autrice avesse deciso di realizzarne un adattamento cinematografico. Per fortuna, però, ora l'ho scoperto e fareste bene a darci un'occhiata anche voi, miei cari amici lettori, perché potrebbe sequestrarvi l'anima e trasformarla. Rinnovarla. Non chiedetemi il motivo di questa affermazione, sgorga spontanea come acqua di sorgente che cerca affannosamente una via d'uscita. 


Cristina Comencini è un'artista dai molteplici volti. Regista, sceneggiatrice, scrittrice. Nutre il suo giardino di parole, di idee ispiratrici, di soffi vitali e dona a esso un aspetto eternamente giovane e rigoglioso. Non si stanca mai di interrogare la vita e di spogliarla dei suoi mille strati, alcuni davvero profondi e inarrivabili, consegnandone al lettore una visione reale e appassionata, intima e redenta. Cristina Comencini nella sua ultima opera, Quando la Notte, ricerca le ragioni del sentimento e la sua schizofrenia benigna, il suo bifrontismo asimmetrico e il suo ermetismo esasperato, che spesso sfocia in un amore/odio vorace. È stato pubblicato nel Settembre del 2009 dalla Feltrinelli e questa è la sua trama. 




SINOSSI - È estate, Marina è in montagna con il figlio piccolo, sola di fronte alla propria incapacità di essere la brava madre che dovrebbe, che vorrebbe, essere - una sensazione che si affanna a nascondere alla famiglia e persino a se stessa. Il suo padrone di casa, Manfred, è un montanaro rude e silenzioso, che nasconde con la ruvidezza il trauma di un doppio abbandono: quello della madre e quello della moglie, che gli ha portato via anche i figli. Il figlio di Marina accidentalmente cade dal tavolo, il sangue scorre, lei è incapace di reagire. Manfred salva il bambino e scopre il "segreto" di quella donna che ha continuato a spiare: Marina non è in grado di accudire il suo bambino. Ben presto però anche Manfred viene smascherato come l'uomo traumatizzato e angosciosamente solo che è: lo smascheramento è tanto più doloroso perché avviene dopo un incidente (in montagna, là dove lui dovrebbe sentirsi più sicuro e forte) nel quale rischia di perdere la vita ma viene salvato da Marina. Per un attimo lunghissimo sono stati l'uomo e la donna che si guardano, si sfidano, si desiderano - e forse si vogliono morti, tanto è intollerabile ed estremo il loro desiderare. E invece si separano. Manfred si fa accudire, invalido, dalla ex moglie. Marina torna dal marito, in città - la vacanza è finita. Quindici anni dopo quell'estate Manfred e Marina si ritrovano.


Se descrivere la vita è un compito arduo, descrivere l'amore lo è ancora di più. Due esistenze, apparentemente senza nessun nesso, che si trovano all'improvviso e si riconoscono simili, individuando un punto di contatto nelle crepe che portano dentro, costrette a un muto e doloroso silenzio. Eppure, al termine del loro viaggio parallelo, capiscono di avere bisogno l'una dell'altro per restare in equilibrio, per riempire quegli scompensi emotivi e per confessare quei segreti che solo il cuore sa sussurrare e che, quasi sempre, bruciano e marchiano. Non solo. Su questo piano inclinato ecco che s'inserisce anche la tematica della maternità, con le gioie e le paure che ne derivano. Una madre che ama il proprio bambino ma che non riesce a comprenderne il linguaggio, soprattutto la notte quando i pianti diventano più rumorosi e molesti, non è una madre sconfitta. Deve solo guardarsi intorno e recuperare l'ancora di salvezza alla quale tenersi aggrappata. Non sa sotto quale forma si presenterà ai suoi occhi, ma sa che le permetterà di tenersi a galla e di ingoiare tutto l'ossigeno necessario per sentirvi viva. 


Inutile dirvi che sono stata letteralmente rapita dalla squisita complessità di questo intreccio, vi ho intravisto come un superficie in cui potermi specchiare e consolare. Appena potrò comprarlo e leggerlo, mi piacerebbe poterne discutere con voi in una video-recensione. Nel frattempo, vi lascio un po' di link di riferimento insieme al trailer della pellicola.


La fanpage di Facebookhttp://www.facebook.com/quandolanotte
Il sito ufficiale del filmhttp://www.quandolanotte.it/


1 commento:

Maude ha detto...

Bellissima proposta, grazie Anita non conoscevo questo libro! Lo comprerò sicuramente... solo mi puoi spiegare il significato dei termini "schizofrenia benigna", "bifrontismo asimmetrico" e "ermetismo esasperato"... Non mi sono molto chiari, riguardo al libro... scusa l'ignoranza!! :P
Maude