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lunedì 14 gennaio 2013

Anteprima: Alice in Zombieland di Gena Showalters

C'era una volta una fanciulla di nome Alice che se ne stava ore e ore ad ascoltare la voce monocorde di sua sorella maggiore che le impartiva lezioni di storia, portamento, filosofia, eccetera eccetera. La povera Alice, annoiata e sul punto di addormentarsi, decise di combinare qualcosa di divertente e... puf!, finì in uno strambo e colorato Paese delle Meraviglie. Quante le avventure che si ritroverà a vivere e quante le sfide e i nemici che dovrà affrontare, per poi scoprire che si trattava solo di un sogno e che la realtà era rimasta tale e quale a prima, immobile nella suo lento e inesorabile scorrere. Inutile citarvi il titolo del romanzo di cui vi ho riassunto la trama: per riconoscere Carroll bastano pochi indizi. Il punto, però, è un altro. E sì, perché in questo post presento una Alice leggermente diversa, più al passo con i tempi, più incavolata e più... sveglia, ecco. Era da molto che monitoravo questa gustosa rivisitazione in chiave fantasy-horror del classico Alice nel Paese delle Meraviglie e ora arriva finalmente anche in Italia, per il momento in formato ebook. L'autrice è una delle più amate paranormal writers e le sue serie più lette e chiacchierate (Atlantis, Intertwined Series, Lords of the Underworld) sono state oggetto di fanfiction, video-tributi, pagine Facebook, GDR (Giochi Di Ruolo), fanart e altro. Allora, non avete ancora capito di chi sto parlando? Ma di Alice in Zombieland, primo capitolo delle The White Rabbit Chronicles, di Gena Showalter

Titolo: ALICE IN ZOMBIELAND
Autore: Gena Showalter
Editore: HarlequinMondadori
Serie: The White Rabbit Chronicles #1
Prezzo: 6,99 €
Data di pubblicazione: 23 gennaio 

Non avrò pace finché non avrò rispedito nella tomba tutti i morti che camminano. Per sempre. Se qualcuno mi avesse detto che la mia vita sarebbe cambiata in un momento, sarei scoppiata a ridere. E invece è proprio quello che è accaduto. Un attimo, un secondo, il tempo di un respiro, e tutto ciò che amavo è sparito. Mi chiamo Alice Bell, e la notte del mio sedicesimo compleanno ho perso la madre che adoravo, la mia sorellina e il padre che non ho mai capito finché non è stato troppo tardi. Quella notte ho scoperto che lui aveva ragione: i mostri esistono veramente. Gli zombie mi hanno portato via tutto. E adesso non mi resta che la vendetta... 
Per realizzare i suoi propositi, Alice dovrà imparare a combattere contro i non-morti e fidarsi del peg- giore dei cattivi ragazzi della scuola, Cole Holland. Ma lui nasconde dei segreti. E quei segreti potrebbero rivelarsi persino più pericolosi degli zombie.


L'AUTRICE
Americana, Gena Showalter ha pubblicato il suo primo romanzo nel 2004 e oggi ha al suo attivo oltre 30 romanzi di diversi generi – erotico, paranormal, per ragazzi – che sono subito balzati in vetta alle classifiche del New York Times. In Italia ha ottenuto uno strepitoso successo con la serie Lords of the Underworld.




Un biglietto da Alice
Se qualcuno mi avesse detto che la mia vita sarebbe cambiata in un momento, sarei scoppiata a ridere. Dalla beatitudine alla tragedia, dall’innocenza alla rovina? Ma per favore. E invece è andata proprio così. Un atti- mo, un secondo, il tempo di un respiro, e tutto ciò che conoscevo e amavo è sparito. Il mio nome è Alice Bell e la notte del mio sedicesimo compleanno ho perso la madre che amavo, la sorellina che adoravo e il padre che non ho mai capito finché non è sta- to troppo tardi. Fino a quell’istante, quando tutto il mio mondo è crollato e uno nuovo ha preso forma intorno a me. Mio padre aveva ragione. I mostri cam- minano in mezzo a noi. Di notte questi morti viventi, questi... zombie escono dalle loro tombe e brama- no ciò che hanno perduto. La vita. Si nutriranno di voi. Vi infetteranno. E poi vi uccideranno. Se questo accadrà, anche voi uscirete dalla tomba. È un cerchio senza fine, come un topo che corre all’interno di una ruota di filo spinato: sanguina e muore lentamente mentre le punte acuminate gli penetrano sempre più nella carne, ma non ha modo di fermare lo slancio letale. Gli zombie non conoscono la paura, non conoscono il dolore, ma hanno fame. Oh, se hanno fame. C’è un solo modo per fermarli, ma non posso spiegarvelo. Ve lo devo mostrare. Ciò che posso dirvi è che dobbiamo combattere gli zombie per renderli inoffensivi. Per combatterli, dobbiamo avvicinarci a loro. E per farlo, dobbiamo essere un po’ coraggiosi e molto folli. Ma la volete sapere una cosa? Preferisco che il mondo mi consideri pazza mentre cado combattendo, invece di trascorrere il resto della vita nascondendomi dalla verità. Gli zombie sono reali. Sono là fuori. Se non state in guardia, prenderanno an- che voi. E dunque, sì, avrei dovuto ascoltare mio padre. Mi aveva ripetuto mille volte di non uscire mai di notte, di non avvicinarmi mai a un cimitero e di non fidarmi mai, per nes- sun motivo al mondo, di qualcuno che vo- lesse farlo. Avrebbe dovuto seguire i suoi stessi consigli... Invece si è fidato di me e io l’ho convinto a fare entrambe le cose. Se potessi tornare indietro, farei migliaia di cose in modo diverso. Direi di no a mia sorella. Non chiederei a mia madre di par- lare con papà. Non piangerei. Mi sigillerei le labbra e ingoierei quelle parole odiose. E a parte questo, abbraccerei mia sorella, mia madre e mio padre un’ultima volta. Di- rei loro che li amo. 

Vorrei... oh, come lo vorrei.

Allora, ve la sentite di seguire il Bianconiglio? 

7 commenti:

Nena ha detto...

Ma uffa perchè solo in formato ebook? io lo volevo cartaceo! :(

AnitaBook ha detto...

Nena, mi sa che questo sarà un disappunto comune a molti altri lettori. :(

Giulia (aka Tricheco) ha detto...

Almeno potevano farlo costare meno. Uffi! Anche io volevo il cartaceo perché adoro la Showalter.

Clody ha detto...

è vero Anita, ci sono tantissime proteste per questa decisione della HM... ci sono anche due petizioni in corso, una per Alice e una per il seguito di The Restorer...

AnitaBook ha detto...

Tricheco, credo che la Harlequin presto cambierà idea e deciderà di stamparne anche una versione cartacea. Non può rimanere indifferente di fronte a questi cori di protesta.

Clody, sul serio? Mi sfuggiva. Puoi indicarmi gentilmente il link dove poter firmare le petizioni? Così lo aggiungo alla fine del post.

Anonimo ha detto...

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Anonimo ha detto...

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