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sabato 9 febbraio 2013

Recensiamo: Megan Hart e Rebecca Coleman

Il mio marchio distintivo è costituito dalle videorecensioni, lo sapete bene. La web-cam mi fa sentire più vicina a voi, mi sembra quasi di parlarvi come se fossimo seduti in un Café e chiacchierassimo dei nostri inseparabili libri davanti a una fetta di torta e del caffè aromatizzato. Però può capitare che il tempo giochi a mio sfavore e mi impedisca di registrarne tante quanto desidererei. Allora, per non lasciarvi col broncio, opto per delle recensioni scritte. Come in questo caso. Ho da poco terminato la lettura di due romanzi che hanno saputo stupirmi con le loro storie contorte e sapientemente scritte e voglio condividere con voi le mie considerazioni. 

HarlequinMondadori, 9,90 € 
Il primo si intitola FRAGILI E PREZIOSE ed è scritto da Megan Hart. La protagonista di questo thriller assolutamente sui generis si chiama Gilly ed è una donna stressata dalla vita coniugale e dal ruolo di madre di due figli esigenti e capricciosi. Il suo equilibrio emotivo è sul punto di spezzarsi, insomma, e il passato torna molto spesso a tormentarla con ricordi di legami affettivi insalubri e traviati. Ma ecco che all'improvviso qualcosa nella sua opprimente routine cambia, e in modo brusco anche, e Gilly si ritrova vittima di un sequestro, ostaggio di un uomo burbero e all'apparenza pericoloso di nome Todd. Grazie ai riflessi pronti e al sangue freddo riesce a mettere in salvo i suoi figli, ma non se stessa. E così sarà condotta in una sorta di chalet dimenticato dove per far funzionare il riscaldamento ci vorrebbe un miracolo e la mobilia non è delle più moderne; tuttavia, con sua grande sorpresa, riceverà confort di ogni sorta, vestiti e cibo dal misterioso uomo che la tiene prigioniera e che non ha alcuna intenzione di lasciarla andare. Anch'egli, infatti, è tormentato da qualcosa e Gilly a un certo punto, quasi abituatasi alla vita da reclusa e presasi a cuore la sua causa, farà di tutto per scoprire quali pensieri affliggono il suo cuore. Non aspettatevi momenti passionali né scene ad alto tasso erotico. I presupposti potrebbero anche esserci, ma l'autrice ha scelto saggiamente di restare concentrata sulla tensione psicologica tra i due personaggi e sulla loro tacita solidarietà reciproca. La domanda principale che il lettore si porrà dall'inizio alla fine del romanzo riguarda la riluttanza di Todd nel dare spiegazioni, nonché l'instabilità psichica di Gilly che ci permetterà di scavare negli strati del suo subconscio per risalire a incubi passati ed episodi relativi a una madre alienata e a un giardino pieno di fiori. Nonostante la monotonia delle giornate trascorse nello chalet, la narrazione segue un ritmo incalzante e capace di mantenere accesa la scintilla d'interesse del lettore, che arriverà alle ultime pagine dopo aver perso la cognizione del tempo e dello spazio. Non sarà nemmeno facile schierarsi, poiché entrambi i protagonisti espongono fragilità e debolezze che inducono alla compassione e all'empatia. Sarete curiosi, vi logorerete nel tentativo di trovare la soluzione all'enigma Todd e, se sarete pazienti, lo risolverete. L'atto conclusivo della vicenda è del tutto inaspettato e spiazzante, siete avvisati. FRAGILI E PREZIOSE, insomma, è un romanzo che inganna facendo credere al lettore di avere tra le mani una di quelle storie da brivido dove il fattore sentimento si intreccia inesorabilmente a quello dell'azione, ma nascondendo, invece, una trama ben più complessa e intrigante, dove il tempo condanna e redime. 

Voto finale: 4.5/5 

Il secondo titolo che vi recensisco (e vi suggerisco vivamente) è LA SCUOLA DEI GIOCHI SEGRETI di Rebecca Coleman. Regalo di compleanno, ho atteso un po' prima di decidermi a leggerlo e anche questa volta ho fatto bene perché in questo modo ho potuto gustarlo e apprezzarlo pienamente, in un momento in cui avevo proprio necessità di storie del genere. Bene bene, il titolo è già di per sé conturbante, non trovate? La cover, poi, non ne parliamo. Chissà cosa rappresenterà quella graziosa e inquietante casetta al centro dell'immagine... È stata la prima cosa che mi sono chiesta quando mi sono soffermata a studiarne i dettagli e i colori. All'inizio ho creduto che fosse stata scelta per far cadere il lettore in una strategica trappola di seduzione ma poi, una volta avviata la lettura, ho capito che mi sbagliavo. E tanto. Sì perché quella casetta ha un valore e un significato specifici. È il simbolo di qualcosa, emblematico nella sua immacolata sobrietà estetica, sfondo fisso della narrazione, che intervallerà i capitoli dedicati al presente con quelli incentrati sul passato. Anche qui la protagonista è una donna e il suo nome è Judy. Ha quarant'anni e insegna come maestra d'asilo presso un istituto steineriano dalla morale ineccepibile e un po' esasperata che tuttavia mira all'educazione come strumento indispensabile per la formazione di spiriti incorruttibili. Judy deve combattere con un figlio adolescente che potrebbe perdersi da un momento all'altra davanti ai mille bivi della vita e con un marito ormai inavvicinabile e sempre più cupo. E forse sarà proprio questa non-comunicazione a far nascere in Judy un intollerabile senso di inadeguatezza e impotenza che la porterà a macchiarsi di svariati "crimini". Primo fra tutti: la torbida relazione sentimentale che instaurerà con un giovanissimo (sedicenne) studente dell'istituto. Un ragazzo che affascina per via della sua schiettezza espressiva, per gli atteggiamenti da duro e da adulto e in generale per la sua esteriorità avvenente. Judy non saprà resistergli e si innescherà tra loro un gioco pericoloso che minaccerà di compromettere in maniera fatale le loro vite. Non voglio rovinarvi il piacere della lettura andando a spoilerare sul background familiare di Judy (causa anch'esso della sua trasformazione) né tantomeno sui colpi di scena che vi faranno trattenere il fiato fino alla fine, tuttavia mi preme dirvi che LA SCUOLA DEI GIOCHI SEGRETI è tutto tranne che un romanzo da prendere con leggerezza. Al contrario, scuote la coscienza indagando sui meccanismi dell'emotività umana e in particolar modo su quell'istinto tentatore capace di ribaltare la scala dei valori e sfregiare la propria integrità d'animo. Amerete gli incontri segreti tra i due protagonisti, come amerete il loro folle sentimento e la loro illogica consapevolezza. Non potrete farne a meno e vi sentirete coinvolti nel profondo dimenticandovi di tutto il resto. Ma poi arriverà la resa dei conti, il momento in cui bisognerà confessare le proprie colpe e a quel punto forse vi si insinuerà il disagio e il ribrezzo per ciò che si è compiuto "dinnanzi" ai vostri occhi compiacenti. Vorreste tornare indietro, pur sapendo di chiedere qualcosa di impossibile. E così continuerete a leggere e comprenderete di aver sempre avuto la risposta ai vostri interrogativi e di averla tenuta a bada per evitare che vi divorasse. Perché, come recita il detto: il gioco è bello quando dura poco
Superbo e disturbante. Da leggere. 

Voto finale: 5/5

1 commento:

Morgane Anne-Tempete Countess Fernweh ha detto...

Omamma! Li voglio leggere entrambi! Grazie per le recensioni