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lunedì 14 dicembre 2009

Glenn Cooper - La biblioteca dei morti



Amici, oggi ho pensato di parlarvi di un successo editoriale fresco di stampa: LA BIBLIOTECA DEI MORTI di GLENN COOPER. Dunque, a discapito di altri (molti) che hanno speso parole positive sulla storia de "La Biblioteca dei morti", io non ho trovato che una trama ben scritta e ben architettata che, tuttavia, inciampa in diversi punti. E inciampando, perde ritmo e attrattiva.
Mi verrebbe da dire che su questo romanzo è stato fatto tanto rumore per qualcosa di non eccezionale, ma solo accettabile. A mio parere, la delusione alla fine del libro si fa sentire e impedisce al lettore di conservare dei ricordi nitidi, vivi, dei personaggi e della storia. L'idea di base, quella di aggrapparsi alla storia e all'universo misterioso e affascinante dell'Area 51, mescolando poi eventi ambientati in un'abbazia cistercense, è buona. L'idea di inventare un bambino autistico dalle anomale (e alquanto sinistre) inclinazioni, settimo figlio del settimo figlio nato nel settimo mese del 777 (una cosa del genere), è stuzzichevole. L'idea di costruire un'intera biblioteca piena di volumi contenenti i nomi e le date di nascita e di morte di tutti gli abitanti del mondo, è allettante.
Tuttavia, il non riuscire ad incastrare per bene tutti questi tasselli del puzzle narrativo, getta ombre di dubbio e confusione sulle quali il lettore non riesce a fare luce.
Il mio coinvolgimento nella trama è stato pari a 2.5 su 5. Si passa da scene dal ritmo incalzante e ben congeniato, a momenti di pura ed inutile digressione descrittiva.
Secondo me, Cooper ha voluto osare troppo addentrandosi in un tema su cui poi non è stato capace di avere il pieno controllo.
Nonostante tutto, sono sicura che questo autore produrrà romanzi migliori e perciò assegno due stelline di incoraggiamento.
Alla prossima.


Anita Book



P.S. Sono ancora indecisa se spendere qualche parola in relazione a quello che è successo oggi.

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