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sabato 9 gennaio 2010

In una notte come questa. In una notte di stelle.




Voglio raccontarvi una cosa. Una cosa che mi è successa pochi minuti fa, mentre eravamo di ritorno da un paesino molto vicino al mio. Una cosa che mi ha sconvolta dentro, che mi ha dato delle risposte a delle domande, che mi ha lasciata disarmata e senza fiato. Inebetita.

Il lettore musicale che avevo in mano ha emesso una piccola lucina rossa ed è passato alla canzone successiva. Una delle mie preferite. On a night like this, di Dave Barnes. Allora ho guardato il cielo attraverso il finestrino della macchina, mentre la leggera irregolarità della strada faceva ballare le ruote. Ho guardato il cielo e mi è sembrato tanto grande. Con quelle sue pennellate di blu, intense e lievemente sfumate in basso, che lo trasformavano improvvisamente in un perfetto dipinto, in un immenso sipario calato sul mondo. A celare il giorno per offrirlo all'altra metà della Terra. Ho guardato il cielo per davvero, e ho visto sprigionarsi una bellezza potente, incommensurabile. E Dave Barnes continuava a parlarmi di "notti come questa. Notti durante le quali innamorarsi. Notti dove il buio crea atmosfera e dove le parole scivolano sofficemente dalle labbra, fondendosi con l'aria". Io guardavo il cielo pensando al testo della canzone. Le stelle, milioni di puntini sfavvilanti, mi sorridevano teneramente. Era così piacevole vedersi sorridere da loro. Perchè quando le stelle ti sorridono è come se spartissero con te una parte della loro luce, generosamente. Ma per ricevere la luce, tu devi saper guardare veramente il cielo. Spesso la gente lancia solo occhiate di sfuggita. Non si sofferma mai a guardare. Tuttavia, mentre nel mio corpo si effondeva la luce, nel mio spirito si irradiavano una pace e una serenità profonde. Ho appoggiato la guancia sul palmo di una mano e ho sospirato. Ho chiuso gli occhi.
E dopo ... ho atteso.
Semplicemente.
Ho atteso che arrivasse il momento per riaprirli.
E quando è arrivato, ho visto ogni cosa in modo diverso. Il finestrino della macchina era sparito, il vento freddo della sera soffiava contro il mio volto, il cielo si era dilatato smisuratamente e sembrava venirmi addosso, le stelle si erano staccate dalla volta e stavano precipitando su di me. Le ho sentite capitombolare nel mio cuore. Tutte quante. E' stato come allacciare un contatto con la Natura. E' stato come cavalcare la stessa frequenza armonica dell'Universo. Ho avvertito una pienezza di sensazioni nel petto e un'energia incredibile nella mente.
Involontariamente, ho allargato le labbra in un sorriso.
E poi, è successo troppo in fretta per capire come.
I miei occhi hanno captato un movimento sul lato sinistro del loro campo visivo e sono saettati subito in quella direzione. Il cuore ha smesso di battere quando l'ho vista. Una scia luminosa, veloce come un lampo, che percorreva una traiettoria breve e poi si perdeva nello spazio. Ho trattenuto il respiro e ho elaborato pensieri alla stessa velocità di quella stella. Non può essere. L'ho vista sul serio? Era davvero quello che credo che fosse? Una stella cadente? Non ho sprecato un altro secondo di più. Ho strizzato forte gli occhi e ho espresso un desiderio. E mentre lo esprimevo, ho avvertito una vibrazione dentro me. In profondità. Mi sono morsa il labbro inferiore e ho alzato le spalle. Mi sono concentrata tanto, perchè ho pensato che se mi fossi concentrata abbastanza forse il mio desiderio avrebbe avuto qualche possibilità in più di raggiungere la sua meta. Poi ho riaperto gli occhi e tutto era tornato come prima.
C'era il finestrino.
C'era il cielo nelle sue consuete dimensioni.
C'erano le stelle che ammiccavano.
C'era la canzone nelle mie orecchie e le ruote che ballavano sull'asfalto.
Però, in fondo al cuore, era rimasta quella scia fulgida e repentina.

Una scia che adesso farà brillare i miei sogni e che mi porterà a fare un giro nelle galassie. Lontano. In groppa al suo dorso dorato. Io mi sentirò al sicuro. Non avrò nulla da temere.
E forse avrò anche la fortuna di incontrare il mio desiderio danzare leggiadro verso il suo orizzonte.

7 commenti:

Fede ha detto...

E' incredibile come il cielo, di notte, brilli di più che durante il giorno. Nonostante l'oscurità avvolga la terra con le sue tenebre, nascondendo il mondo ma allo stesso tempo rivelandolo. Tutti quei puntini nel cielo che ci osservano...chissà da quanto tempo sono lì e quanto hanno già visto. Sarebbe bello parlare a una stella, credo avrebbe molto da raccontare. Visto da lassù il mondo deve essere tutta un'altra cosa. Che pace lassù. Nessuno a cui dover rendere conto se non a te stesso...
Lì i sogni trovano spazio per tutti, trasportati per le galassie da una stella cadente. Semplicemente magico.

AnitaBook ha detto...

@Fede: E' incredibile. E' straordinario. E' la magia dell'Universo e della Vita. Noi, che di mestiere facciamo i Sognatori, abbiamo la capacità di percepirla e il dovere di trasmettere agli altri questa preziosa Verità. Con semplicità e fantasia. Grazie per il tuo bellissimo commento, Fede.

Simone ha detto...

Esattamente due sere fa mi sono ritrovato a spiegare a un'amica che lassù nel cielo, in una delle tante stelle c'è il Piccolo Principe con la sua risata da bambino ed è per questo che guardando le stelle le si vede ridere...

AnitaBook ha detto...

@Simone: =') sigh ... sniff ... sigh ...
(io mentre leggo il tuo splendido pensiero)

Simone ha detto...

@Anita ti ho fatto commuovere? Bhè il mio scopo era far sorridere... Dovrò imparare ad esprimermi meglio ;)

AnitaBook ha detto...

@Simone: le mie lacrime erano miste ai sorrisi. Perchè il tuo pensiero mi ha colpito, mi ha intenerito e mi ha fatto venire in mente quel biondo fanciullo che amava addomesticare cose ...

Simone ha detto...

@Anita capito, capito. Però ripensandoci è strano: fatichiamo tanto per essere indipendenti e poi desideriamo essere addomesticati...