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domenica 31 gennaio 2010

Pensieri

Oggi ho pensato molto.
Ho pensato, per esempio, a come avrei potuto vivere la giornata. E a come, invece, l'ho vissuta realmente. Ho pensato al tempo. Inesorabile. Precipitoso. Corre come un fuggiasco, non vuole farsi acchiappare. Ho pensato che non potrò avere tutto il tempo che desidero. Ho pensato che prima o poi si esaurirà. Non so se prima o poi. Ho pensato che vorrei che fosse poi, ma poi ho pensato che non spetta a me decidere. Il tempo scandisce gli attimi, i momenti di una vita. Devi essere tu, uomo, ad afferrarne al volo il senso, la bellezza, la gioia, la concretezza. Il tempo le opportunità te le concede. Quando vuole, certo, e senza preavviso. Ho pensato che in fondo il tempo è un giustiziere magnanimo. Ho pensato che devo essere io a cogliere le occasioni, prima che il tempo finisca.
Ho pensato al futuro. Ho pensato che forse avrei potuto darci una sbirciatina. Ho pensato che avrei spezzato l'incanto del presente e allora ho rinunciato a questo pensiero.
Ho pensato all'amore. Penso sempre all'amore. Ho pensato se mai arriverà. Ho pensato che forse dovrei smetterla di pensare che devo attenderlo. Ho pensato che forse dovrei iniziare a cercarlo. A chiamarlo a gran voce. Amore. Amore. Dove ti sei nascosto? Cos'è che ti tiene lontano da me? Ho pensato che fosse sciocco. Ho pensato che l'amore non risponde ad una chiamata. Ho pensato che l'amore bussa piano alle porte del cuore e ti coglie di sorpresa. Ti commuove. Ti riscalda. Ti culla. Ti guarisce. Ho pensato che non serve disperare. Di amore ce n'è per tutti. Anche per me. Dico solo al mio cuore di preparargli un letto e qualcosa da mangiare. Dico solo al mio cuore di tenersi sempre pronto e di fare pulizie giornaliere.
Ho pensato a tutti questi pensieri e li ho racchiusi in un sogno. Ho pensato a questo sogno e gli ho dato vita. Ho pensato a questa vita e gli ho dato corpo. Ho pensato a questo corpo e gli ho dato luce. Ho pensato a questa luce e l'ho fatta stella. Ho pensato a questa stella e il cielo l'ha partorita. L'ho guardata intensamente e ho pensato ad un sorriso.
E poi ho pensato che per oggi poteva bastare.

3 commenti:

Yuko86 ha detto...

Arriverà? Mah, chissà. Noi comunque siamo qua.

Valeria ha detto...

L'amore.. amore o no.. e se l'amore poi fa soffrire? Io ne ho un gran paura, ma credo sia lecito avere paura delle cose ignote.
Ho paura, in un attimo, di sperare troppo, o di sperare troppo poco. Ho paura dei passi falsi. Ho paura, una volta ottenuto ciò che volevo, di vederlo dissolversi davanti ai miei occhi e dopo, ho paura di non sapere aspettare più.

AnitaBook ha detto...

@Yuko: e chi si muove? =P

@Valeria: avere paura è lecito. Anche io nascondo interi abissi di paura. A volte mi sento senza salvezza. A volte mi sembra che tutto intorno abbia l'odore e la forma delle mie paura. Ne sono spaventata. Però ho capito che più hai paura più la paura si ingigatisce. Forse dovremmo solo prenderla come una specie di incontro sul ring. Io posso batterti, paura. Posso metterti al tappeto. Forse dovremmo espirarla tutta, questa paura. Starnutirla. Tossirla. Urlarla al vento che poi la disperderà altrove. O forse dovremmo stringerla al petto e cullarla, in modo che si trasformi in gioia. Toglierle di dosso quel buio che si ritrova e farla ritornare a brillare. Se vogliamo.