Cari amici, in attesa che la videorecensione di oggi (doppia, pensate!) termini di caricarsi, vi riporto una notizia freschissima che riguarda una delle tante prossime pubblicazioni della Leggereditore: La Dodicesima Vittima, di Iris Johansen. Lei è una delle più amate e rinomate autrici di romanzi rosa e storici (ne ha sfornati oltre cinquanta!). I suoi thriller l'hanno portata all'apice del successo grazie anche all'introduzione del personaggio di Eve Duncan, protagonista di innumerevoli enigmi da risolvere. Ma analizziamo da vicino il romanzo...
Si tratta di un thriller pieno di suspance, che promette brividi lungo la schiena, adrenalina e una buona dose di mistero. La trama, devo ammettere, fa gola:
Nancy Jo, la figlia diciannovenne del senatore Ed Norris viene ritrovata, con un calice d'oro in mano. Poco dopo, la scultrice forense Eve Duncan trova nel frigorifero di casa un calice simile, pieno di sangue. E' l'avvertimento inviatole da Kevin Jelak, un serial killer convinto di potersi trasformare in un dio-vampiro ultimando un macabro rituale di iniziazione. Sceglie donne belle, forti, intelligenti, perché crede che, bevendone il sangue potrà appropriarsi delle loro qualità. Inoltre, da quando Eve Duncan ha ucciso il killer Henry Kistle - inconsapevole alleato di Jelak - l'uomo le ha giurato vendetta. Sarà lei la dodicesima vittima, quella che gli consentirà di diventare immortale. Nel frattempo, il contatto con Joe Quinn, detective della polizia di Atlanta e compagno di Eve, e Megan Blair, l'amica sensitiva di Eve, ha risvegliato i poteri extrasensoriali in lui. Joe è un uomo concreto e scettico, finché non si ritrova faccia a faccia col fantasma di Bonnie, la figlioletta di Eve scomparsa anni prima, e con quello di Nancy Jo. Inizia così un gioco mortale nel quale saranno coinvolti tutti gli affetti più cari di Eve, tra scene avvincenti e poteri psichici fuori controllo.
E' assolutamente uno di quei libri che infilerei sottobraccio e porterei alla cassa. Ci sono tutti, ma proprio tutti, gli ingredienti necessari per una narrazione avvincente e per niente scontata. Ovviamente sono prime impressioni e non potrò sbilanciarmi fino a quando non lo avrò letto davvero, però se un palazzo è retto da fondamenta solide... è un buon palazzo. Ricordatevi il nome di questa autrice, allora, e appuntatevi il titolo del romanzo da qualche parte. Iris Johansen sta arrivando!
Anita
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