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venerdì 17 settembre 2010

Marco Pasquini: Il giro di basso di My Sharona



Amici, oggi voglio parlarvi di un romanzo che ho ricevuto dalla casa editrice 0111 Edizioni per il progetto In My Mailbox. Un’anteprima, di un autore esordiente italiano: Il giro di basso di My Sharona, Marco Pasquini.


Titolo: Il giro di basso di My Sharona

Autore: Marco Pasquini

Pagine: 112

Prezzo: 12,00 €

Genere: Narrativa

Editore: 0111 Edizioni


Trama: Un ragazzo viene trovato morto al termine di una serata in una discoteca all'aperto. L'indagine è condotta da un avvocato che, suo malgrado, si trova coinvolto nelle ricerche. Sullo sfondo la Bologna che è e la Bologna che era, rimpianta da tutti e che forse non è mai esistita, come un essere mitologico.


Mia opinione:

Una storia che mi ha inaspettatamente colpita, sia per la tematica scelta sia per il modo attraverso cui è trattata. Lo stile dell’autore è fluido, molto discorsivo, si ha l’impressione di chiacchierare con un amico che ci racconta di un ricordo vissuto, un dramma seppellito nei recessi del subconscio. Ho trovato queste 112 pagine strutturate con criterio e ragionevolezza, le vicende seguono un filo conduttore che non inciampa, né si aggroviglia. Alla base di tutto c’è la morte di un giovane ragazzo, durante una serata con gli amici, in un locale affollato. Le luci, il chiasso, la musica assordante, i drink bevuti con troppa facilità. Ci si perde di vista e poi ci si ritrova con un amico in meno, stroncato da un arresto circolatorio. All’apparenza. L’autopsia, invece, rivelerà manifestazioni tipiche di un corpo morto strozzato. Le vie respiratorie ostruite per colpa di un veleno, di qualcosa di marcio che scorre nel sangue. Droga, alcol, o cosa? Il caso si infittisce, entra in scena un poliziotto testardo e determinato a risolvere l’enigma e un avvocato ambiguo, sospetto, un po’ troppo sudato. La paura che ci sia dietro un omicidio o una causa criminale serpeggia, lasciando addosso uno strato vischioso di ansia e irrequietezza. Sì, anche addosso al lettore. Che si scervella per trovare quell’indizio rivelatore, salvifico, che porterà alla fine di tutto. Ma che non arriva mai. Sembra non arrivare mai. Tuttavia, qualcuno riuscirà a recuperare la chiave e a venire a capo del problema, guidato da una musica ipnotica, tentatrice, che recita:

Ooh my little pretty one, pretty one.
When you gonna give me some time, Sharona?

Ma, ovviamente, su questo punto tacerò.

2 commenti:

Silvia ha detto...

Molto intrigante!

Anonimo ha detto...

decisamente interessante, lo consiglio a tutti gli amanti del genere.

Rossana