...ovvero: Patologicamente Affetta Da Sindrome Libresca. La diagnosi è definitiva e non credo di conoscere rimedi. Poveri i miei genitori, che ogni volta che scorgono in lontananza l'insegna di una libreria fuggono terrorizzati (o forse rassegnati). Vorrei che qualcuno mi capisse, sapete? Non nel comune significato dell'espressione. Tutti possono capire chi è portato a spendere i propri averi per dare sfogo a una passione (anche se bisogna valutare il tipo di passione), ma quello che voglio intendere è più profondo, insito nei meccanismi del cuore o della biologia umana. Non riesco nemmeno a trovare una collocazione al problema. Perché, inutile prendersi in giro, è un problema. Quella voce che ti sussurra dolcemente di riempirti le braccia di tomi e tomi, quell'impossibilità di resistere davanti a un gruppo di cento pagine rilegate, con copertina rigida o morbida, che ammicca al passante e quasi riconosce l'aura di un lettore ammalato, sforzandosi di persuaderlo meglio. Quel desiderio di trasferire l'intero punto vendita nella propria camera, con tutti i libri del mondo (o, almeno, la maggior parte) a portata di "occhi". Vi prego, ditemi che anche voi avvertite lo stesso impulso, lo stesso richiamo atavico, già presente alla nascita, che aspettava paziente di essere scoperto e coltivato! Ogni giorno visito siti, forum, blogs e la mia mente è in preda a febbre e delirio. Quante novità! Quante pubblicazioni! Quante storie troppo interessanti per essere ignorate! Come si fa a recuperare il senno? L'ho perso per sempre e ammetto di andarne fiera. La mia eredità alla gente che verrà è tutta custodita in anni di risparmi e fatica per arrivare a collezionare romanzi di ogni genere, forma, colore e dimensione. Il mio piccolo tesoro, anche se materiale e caduco, che contemplo con ammirazione e gelosia. Credetemi pure pazza, ma la mia anima si ristora a parlare di libri, a leggere di personaggi nati da una cosa meravigliosa chiamata immaginazione. Già, ogni uomo possiede questa dote ed è ancora più bello sapere che essa è infinita, predisposta - paradossalmente - a inimmaginabili combinazioni. Allora, forse, importa poco essere contagiati e molto più, invece, continuare a contagiare. Tutto questo per dirvi che ho aggiunto una miriade di titoli nuovi alla mia Lista Infinita. Per esempio...
Mi fermo qui, altrimenti non basterebbe più lo spazio.
Adesso riuscite a capirmi?
9 commenti:
Bellissimo post.
Temo sia difficile riuscire a procurarsi tutti i libri che si desiderano e, anche quando avviene (dai un'occhiata ai post etichettati In My Mailbox di The Story Siren: http://www.thestorysiren.com/), non sempre è possibile leggerli. Diane Setterfield (La tredicesima storia) in un'intervista disse che leggere non è pericoloso, ma il non vivere lo è, quindi ha deciso di rinunciare all'utopia di vivere in una kitchen/library (cucina/biblioteca),con una scorta infinita di libri e cibo dove non si faccia altro che leggere e mangiare.
Passando alla tua infinita lista di desideri, Le parole perdute è davvero molto bello, un libro dei sensi, come lo si definisce in terza di copertina, dove la narrazione si fa lirica e le dimensioni del sogno e dell'immaginazione spiccano. I due protagonisti del romanzo sono anche davvero esistiti (ma la realtà storica differisce totalmente da quella del romanzo).
Quanto a Drood, ho letto un'ottima recensione compilata da una conoscitrice delle opere di Collins e Dickens. Da specificare che, se non si conoscono i libri dei due autori protagonisti del romanzo, il libro è pieno di spoiler rivelatori (L'angolo di Jane: http://blog.libero.it/angolodijane/9334825.html).
Ludo.
Essere affascinati dai titoli come dalle copertine. E dalle promesse che il libro contiene. La possibilità di vivere una, cento, mille vite. Il libro, che sceglie sempre il lettore giusto.
Credo che la tua casa delle bambole sia una biblioteca! Una di quelle che contengono milioni di libri. Che dentro ti ci puoi perdere.
L'unico romanzo che non si può leggere è quello della propria vita. Quello si scrive fuori da qui. A quello non puoi strappare la pagine che non ti piacciono. Non puoi decidere di smettere di leggerlo. Ci sarà un giorno in cui, rileggendolo, ci accorgeremo di avere scritto un romanzo, e con lucidità e obiettività dovremo dare un giudizio personale sull'opera e, se tutto va bene, finiremo per essere generosi con noi stessi.... Prima, però, possiamo concentrarci sui capitoli che si scrivono da soli, e catturarli su un foglio di carta. E da lettori diveniamo scrittori, e ci offriamo in dono agli altri...
Ps: Per intenderci...qualcosa tipo leggi, vivi, scrivi!
Ps2: PADSL...interessante! un giorno ci scriverò un articolo sopra. E chissà, magari ne parlerò in un libro! ;) Buona domenica Anita
Piercalogero
Padsl haahahahah bellissimo!Ne sono arci affetta arch'io. Solo che ho accanto un fidanzato che mi smonta ogni volta che entriamo in libreria e apporta un limite alle mie pazze spese,così arrivo alla cassa con un numero di libri ragionevole. Solo che questa smania purtroppo non avrà mai un fine, mai una cura. Che fare? Diventare ricchi e comprar tutto :P scherzo... bisogna lavorare sul proprio self control :)
Come ti capisco. Pure io sono affetto da questa malattia. Ma è una malattia? Forse sì perché molti miei amici mi guardano strano quando mi trovo di fronte a qualche libro nuovo... i miei occhi luccicano come se fossi innamorato!
E il problema è uguale al tuo. Ogni volta che entro in una libreria mi trovo costretto a uscirne con almeno uno dei libri che posso toccare tra quegli scaffali... ma vorrei potermeli portare a casa tutti. Ma manca lo spazio e, manca pure il tempo per leggerli tutti quanti. Ahhh... i libri! ^_^
Ti capisco benissimo, purtroppo...
36 libri in coda di lettura, la consapevolezza di tante nuove uscite allettanti che prenderò (e dei Comics tra meno di un mese, dove finirò col prendere nuovi libri, ovviamente), un'infinità di titoli in attesa nella neverending queue dei "desiderata".
E se ci si aggiungono manga e comics, la cosa si fa preoccupante.
Per fortuna da lunedì avrò uno stipendio, devo solo continuare a proibirmi di avvicinarmi alle librerie fin quando non avrò smaltito la coda di lettura... ormai saranno tre mesi non ci metto piede! (ma IBS e il Kindle colpiscono ugualmente, e a tradimento...)
e non ti viene mai il pensiero. e se muoio prima di aver finito di leggere quel che ho sulla lista? Io ormai ho già detto a tutti quelli che mi conoscono che devono mettermi in bara i libri non ancora letti sulla mia lista.
Sai, il problema è che è bella e brutta questa passione perchè molti che hai attorno (mia madre ci ha rinunciato, mio padre non ci ha mai provato) non la comprendono quindi non trovano la lucina che si accende negli occhi quando poggi le mani sudate dall'emozione sulla vetrina di una libreria quasi fosse un negozio di dolciumi per un bimbo. Io faccio tantissima fatica a condividerla purtroppo anche se andare in libreria preferisco farlo da sola perchè non ho occhi che per i libri e le trame...
Se dovessi vincere il win for life so già come lo spenderei XD.
La mia è un'inizio di questa malattia che però credo che aumenterà con l'età (ora siamo a quasi 13 anni),che tristezza,ci sono un mucchio di libri,quando vedo dei libri sia scontati che in versione economica a volte proprio non resisto,ogni libreria che vedo ci entro,ad esempio il mese scorso ho visto "cercando alaska"in versione economica e scontato ancora,non ho resistito,perchè lo volevo già da un pò,poi sono andata alla fiera del libro di Genova e c'erano un mucchio di libri,bisognava fare un'offerta,ne ho fatta una da 30euro o meglio mio papà,per 3 libri da 18 euro ciascuno,(era libera...)ci sono andata mercoledì ho già iniziato a leggere il secondo,(il primo che ho comprato)si chiama "gli effetti secondari dei sogni"ed è bello,mi sa che l'hai anche recensito ho visto ora l'etichetta.:p
Dopo essere andata alla fiera del libro siamo andati a fare un giro e la libreria mondadori ha 2 piani,un piano è quasi grande come casa mia,forse esegero ma non poi di molto,e mio papà non mi voleva più far comprare un libro,ma almeno mi ha fatto guardare dappertutto,lui è restato fuori perchè aveva i libri :-) è stata un'impresa non comprarne nemmeno uno,c'erano anche degli sconti e io non ho comprato niente :-(
Anita, non ti preoccupare, (s)fortunatamente non sei l'unica a soffrire di questa malattia.
Io mi ritrovo al 100% in quello che scrivi. Poi devo confessarlo, aver scoperto il tuo blog non mi ha certo aiutata a "guarire" anzi!!XD
Poco male comunque,quando i miei poveri genitori si preoccupano, come i tuoi, io gli rispondo, meglio comprare libri che altro..no?
Quando entro in una libreria è praticamente impossibile che ne esco a mani vuote...è più forte di me!! a volte se sono con qualcuno e magari ho pochi soldi, gli dico implorante "portami via, o faccio una rapina!!"
Per cui non preoccuparti, siamo in molti, a quanto vedo, contagiati ^^Ma leggere storie è una cosa meravigliosa e oramai non posso più farne a meno.
ps Anche a me piace guardare sugli scaffali i miei libri e quando lo faccio penso a Sydney Smith, che diceva: non c'è mobilio più incantevole dei libri!!^^
Anita, ma se tu non fossi affetta da PADSL noi non ti avremmo mai conusciuta e non avremmo mai potuto godere delle tue prolisse, divertenti ed utilissime recensioni! :D Perciò io almeno, non posso che ringraziare il cielo della tua malattia!:) Forse i tuoi genitori e le loro tasche un pò meno ... :D
Francesca
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