Amici, stanotte ho pensato a un interessante spazio dove postare frammenti di romanzi in lingua con traduzione. Ovviamente, una traduzione non perfetta, effettuata dalla sottoscritta, che possa comunque darci un'idea del tipo di storia che ci apprestremmo a leggere se quel romanzo venisse importato in Italia. Ho scelto questo titolo, anche se non mi convince del tutto: T.T.T. (Time To Translate). Ma se a voi viene in mente qualcosa di meglio...
Okay, il frammento di testo che voglio proporvi oggi appartiene al romanzo di Pittacus Lore, I Am Number Four. Si tratta di un pezzettino del prologo. Pronti? Via!
Okay, il frammento di testo che voglio proporvi oggi appartiene al romanzo di Pittacus Lore, I Am Number Four. Si tratta di un pezzettino del prologo. Pronti? Via!
La porta inizia a tremare. E' una cosa fragile fatta di canne di bambù tenute insieme con uno spago lungo e sfilacciato. La scossa è lieve e s'arresta quasi immediatamente. Sollevano la testa per ascoltare, un ragazzino di quattordici anni e un uomo di cinquant'anni, che tutti pensano sia suo padre ma che in realtà è nato in una giungla diversa su un diverso pianeta centinaia di anni luce di distanza. Sono sdraiati a torso nudo sui lati opposti della capanna, una zanzariera su ogni brandina. Sentono un boato lontano, come il rumore di un animale che spezza il ramo di un albero, solo che in questo caso è come se l'animale avesse buttato giù l'intero albero.
"Cos'è stato?" chiede il ragazzo.
"Shhh" risponde l'uomo.
Percepiscono il frinire degli insetti, niente più. Poi, una scossa più forte e un altro boato, più vicino. L'uomo si alza e avanza lentamente verso la porta. Silenzio. Prende un respiro profondo mentre avvicina la mano alla serratura. Il ragazzo si siede.
"No" sussurra l'uomo, e proprio in quel momento la lama di una spada, lunga e scintillante, fatta di uno strano metallo bianco che non si trova sulla Terra, passa attraverso la porta e trafigge il petto dell'uomo. Penetra in profondità e poi viene ritirata con uno scatto secco. L'uomo geme. Il ragazzo resta senza fiato. L'uomo esala un piccolo respiro e pronuncia una sola parola: "Corri". Cade a terra senza vita.
2 commenti:
Potresti intitolarlo "E se domani..." come la famosa canzone di Mina, visto che parli di come sarebbe se un domani fossero tradotti. Ma forse come titolo è peggio del tuo XD
Ciao e auguri di buon Natale.
o semplicemente "translating"
Posta un commento