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sabato 26 marzo 2011

A spasso nel tempo insieme a Lucrezia Borgia e Caterina De' Medici


Buon sabato, amici. Prima di pubblicare la videorecensione del giorno - sì, alla fine ho deciso di parlarvi di Mary Terror in video ma... aspettatevi sorprese e, spero, di vostro gradimento - voglio presentarvi due romanzi storici che hanno acceso la mia curiosità. Molti di voi sapranno, infatti, che adoro le atmosfere passate e gli approfondimenti su personaggi ammantati di fascino e mistero. Scopriamo, allora, di quali romanzi si tratta.



testoLe Confessioni di Caterina De Medici
C.W.Gortner
Corbaccio 
468 pagine
19,60 €


SINOSSI - A quattordici anni, Caterina, l’ultima legittima discendente dei Medici, viene promessa in sposa al figlio di Francesco I di Francia, Enrico. Allontanata da Firenze, umiliata in Francia dove il marito le preferirà l’amante Diana di Poitiers e dove per la corte rimase sempre e comunque «la straniera», Caterina seppe emergere dall’oscurità della storia e diventare una delle figure significative del sedicesimo secolo. Mecenate di Nostradamus e lei stessa veggente, accusata di stregoneria e di omicidio dai suoi nemici, Caterina in realtà combatté per salvare la Francia e i suoi figli dalla feroce guerra di religione che imperversava in Europa, inconsapevole del destino che l’attendeva. Ma nessuno lo riconobbe. Dallo splendore dei palazzi sulla Loira ai campi di battaglia insanguinati, ai meandri oscuri del palazzo del Louvre, questa è la storia di Caterina, raccontata dalla viva voce della regina. Né vittima né eroina, Caterina è la perfetta incarnazione dello spirito dei suoi tempi: una donna ambiziosa, che ha vissuto uno dei periodi più difficili della storia barcamenandosi tra opposte fazioni, combattendo per i suoi sogni e affrontando i pericoli e le manovre del potere con coraggio e tenacia. La sua vita è un avvincente romanzo d’avventura, scandita da lotte, tradimenti, intrighi e passioni.

testoUN ESTRATTO - Non sono una una sentimentale. Neanche in gioventù ero incline a malinconia o rimorsi. Raramente mi sono guardata indietro, o mi sono fermata a rimuginare sul tempo che passava. Si potrebbe dire che io non conosca il significato della parola rimpianto. Anzi, se si vuol dare credito ai miei nemici, i miei occhi guardano sempre avanti senza battere ciglio, concentrati sul futuro; sulla prossima guerra da combattere, il prossimo figlio da esaltare, il prossimo nemico da sgominare. Quanto poco mi conoscono, tutti quanti. Forse è sempre stato il mio destino vivere in solitudine il mito della mia vita, essere testimone della leggenda sbocciata attorno a me come un fiore velenoso. Mi hanno definita assassina e opportunista, salvatrice e vittima, E nel corso degli anni sono diventata molto di più di quanto gli altri si fossero mai aspettati da me, sebbene la solitudine fosse sempre presente, come un fedele segugio alle mie calcagna. La verità è che nessuno di noi è innocente. Abbiamo tutti dei peccati da confessare.

Perché mi piacerebbe leggere questo romanzo?
Perché Caterina De' Medici, sposa di Enrico II di Francia alla sola età di quattordici anni, è un'altra figura controversa - e resa ambigua da alcune leggende - della storia e, in particolar modo, dell'Italia del XVI secolo. C'è chi l'ha descritta austera ed egocentrica, corrotta dal seme del male e senza scrupoli; c'è chi, invece, ne ha fatto un ritratto più sereno e magnifico, di sovrana credente e generosa. Era indubbiamente, su questo gli storici concordano, una donna raffinata e istruita, che sapeva amare nonostante la natura unilaterale del sentimento che la legò in matrimonio (combinato) con Enrico di Valois. Corre voce che abbia consultato anche degli alchimisti per guarire dalla presunta sterilità, che era oggetto di scherno e accuse da parte delle dame di corte, e che le venne riscontrata addirittura una strana anomalia sessuale (su questo ci sarebbe davvero da mettere mille punti interrogativi). Tuttavia, riuscì a dare alla luce un erede, Francesco, e altri nove figli. Non trovate che sia meraviglioso indagare sulla biografia e i retroscena taciuti di questi personaggi contesi da luci e ombre? Io vado in brodo di giuggiole. Chissà quando potrò leggere questo romanzo. Chissà...


testoL'AUTORE - G.W. Gortner è nato a Malaga, in Spagna, e vive in California. Ha studiato al New College of California, dove ha conseguito un Master in Fine Arts. Da sempre appassionato al Rinascimento, ha tenuto seminari universitari sulla storia del sedicesimo secolo in Europa. Collabora con l’Historical Novels Review. E' autore del romanzo The Secret Lion. Sito ufficiale.





ALTRI ROMANZI PUBBLICATI IN ITALIA DELLO STESSO AUTORE:
 
testoProvate a immaginare una donna giovanissima, di soli sedici anni data in sposa per motivi politici. Provate a immaginare che abbia un padre re e una madre regina, ciascuno di un regno distinto, e che lei a sua volta diventi la moglie di un re e la madre di un futuro imperatore. Provate ad immaginare che sia lei a raccontare la sua storia fatta di corti e di battaglie, di una madre guerriera e di un padre amatissimo. E che le capiti l’incredibile fortuna di innamorarsi perdutamente dell’uomo scelto per lei. Una breve parentesi di felicità e di calore che precede il più orribile dei tradimenti perpetrato proprio dalle persone che ama di più: suo padre e suo marito disposti a dichiararla pazza pur di sottrarle il trono di Castiglia ereditato dalla madre in linea diretta.
Giovanna di Castiglia, ultima regina di sangue iberico a salire sul trono di Spagna è una figura leggendaria. Coraggiosa, insofferente al cerimoniale, ribelle alle imposizioni religiose, figlia, moglie e madre costretta a negare la sua essenza di donna nel tentativo di difendersi e di difendere il suo trono. Verrà imprigionata e costretta a vivere per quarantasei anni in condizioni durissime, fino alla morte, avvenuta nel 1555. Ma non si piegherà mai.


testoUN ESTRATTO - Eccomi davanti a un foglio bianco, alla penna d’oca ben affilata e al calamaio. La mia mano non trema, le gambe non mi dolgono al punto da impedirmi di stare seduta su questa poltrona imponente, ancorché un po' consunta. I ricordi stanotte sono vividi, non evanescenti: evocano e avvincono, ma non ossessionano. Se chiudo gli occhi posso annusare il fumo e il gelsomino, il fuoco e la rosa; posso vedere le pareti vermiglie del mio amato palazzo, rispecchiato in occhi di bambina. Fu così che cominciò tutta la storia, la caduta di Granada. E così stanotte sarò testimone del passato, scriverò tutto ciò che ho vissuto e visto, tutto ciò che ho fatto, ogni segreto che ho tenuto nascosto. Ricorderò, perché una regina non può mai dimenticare.




testoIl diario segreto di Lucrezia Borgia
Joachim Bouflet
Newton Compton
384 pagine
6,90 €

Data di pubblicazione: 31 Marzo

SINOSSI - Nel 1519, a trentanove anni, Lucrezia si guarda indietro e fa un bilancio della sua vita. I drammi e le gioie di una giovane donna, cresciuta in seno a una famiglia crudele, vengono affidati alle pagine di un diario. Costretta a tre matrimoni di interesse da suo padre, papa Alessandro VI, nel 1493 si lega a Giovanni Sforza, nel 1498 ad Alfonso d’Aragona e nel 1502 ad Alfonso d’Este. Sullo sfondo lo scacchiere politico: l’avvicendarsi dei papi, la guerra contro i francesi di Carlo VIII, l’ascesa al trono di Luigi XII, l’affermazione e la caduta del Valentino. Nelle città e nelle grandi corti rinascimentali, come la Roma dei Borgia e dei Della Rovere, la Firenze dei Medici, la Ferrara estense, la Mantova dei Gonzaga, sfilano le figure mistiche delle “sante vive”, religiose di clausura da sempre molto influenti sulla giovane Lucrezia, e personaggi celebri e prestigiosi come Leonardo, Machiavelli, Savonarola, Pico della Mirandola, Ariosto, Bembo, Erasmo, Tiziano, Raffaello e Michelangelo… Il potente resoconto di una delle epoche più affascinanti della storia.


Le confessioni di una delle donne più crudeli della storia... 

Ancora più difficile risalire alla vera identità di questa giovane e attraente castellana rinascimentale, Lucrezia Borgia, che molti definirono femme fatale per la sua avvenenza esteriore e la sua capacità di allettamento. Difficile perché pochi sono i documenti, frastagliate le fonti. Hanno cantato la sua immagine poeti come Ludovico Ariosto ma restano ancora da verificare molte supposizioni sul suo conto, alcune delle quali assai taglienti, che l'accusarono di favoreggiamento dei complotti criminosi orditi da suo padre, papa Alessandro VI, e da suo fratello, Cesare. Anche in questo caso, però, il pensiero degli storici coincide su di un punto: Lucrezia Borgia seppe fare sfoggio della sua notevole intelligenza e scaltrezza politica. Ragazzi, che dire, io sono proprio curiosa di leggere anche questo romanzo. E voi, cosa ne pensate?

testoL'AUTORE - Joachim Bouflet, storico e studioso di misticismo e religione, è autore di numerose pubblicazioni tra cui, per la Newton Compton, La storia segreta di Padre Pio e Il diario segreto di Lucrezia Borgia.

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