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venerdì 8 luglio 2011

Uno per tutti, tutti per uno...


"Chi legge la storia, se non gli storici quando correggono le loro bozze?" Alexandre Dumas (padre)



24 Luglio 1802: nasce Alexandre Dumas. Figlio di Thomas-Alexandre Davy de La Pailleterie, fiero generale napoleonico, e di Marie Cessette Dumas, dalla quale prese il cognome. Sì, il caro vecchio Dumas rifiutò i legami paterni perché non appoggiava la politica del fondatore del Primo Impero Francese (1804-1814). Quando si trasferì a Parigi per intraprendere gli studi di legge riuscì a ottenere alcuni incarichi alla corte del Duca D'Orléans -- si dice grazie proprio alla sua calligrafia e alle sue doti linguistiche -- e, nel 1824, da una relazione con la sua dirimpettaia, nacque suo figlio, Alexandre. Furono entrambi scrittori e seppero servirsi della letteratura per denudare la realtà del tempo, per vivisezionarla. Il primo, Alexandre padre, si inserì nel movimento romantico francesce -- le sue opere maggiori, quali "Il Conte di Montecristo" e "I Tre Moschettieri", ne rappresentarono l'emblema; il secondo, Alexandre figlio, autore del celebre romanzo "La Signora delle Camelie" (ispirò "La Travata" di Giuseppe Verdi), passò per "scandaloso" a causa dei tentativi di denuncia contro i vizi e le negligenze della società. In questo post -- che accenna soltanto alla biografia e alla personalità dell'autore -- vorrei puntare il riflettore su Dumas padre. Conservo chiari ricordi dello sceneggiato televisivo -- credo fosse con Gérard Depardieu -- de "Il Conte di Montecristo". Mia madre lo seguiva con tanto ardore, io, invece, lo trovavo assai noioso e confuso. Be', all'epoca semplicemente non potevo capire l'importanza, la suggestione narrativa e l'imponenza storica di tale opera. Oggi sono pronta a rivalutarla, nonostante mi frenino sempre la mole e i temi affrontati. Tuttavia, è la trilogia de "I Tre Moschettieri" ad avermi affascinata con maggiore intensità. Sarà per l'avventura di cui sono intrise le pagine, sarà per la nobiltà d'animo dei protagonisti, sarà per l'ambientazione e la dinamicità dello stile, ma è come se li avessi conosciuti per davvero. Ammetto, però, di non aver letto i due capitoli successivi: "Vent'anni dopo" e "Il Visconte di Bragelonne". Qualcuno di voi l'ha fatto? Mi piacerebbe, come al solito, aprire una finestra di dialogo.


Il conte di Montecristo. Ediz. integrale
Alexandre Dumas
Il Conte di Montecristo
Newton Compton (I Mammut)

Il romanzo fu pubblicato nel 1844. Edmondo Dantès, marinaio, prigioniero, misteriosamente ricco, mette a soqquadro l'alta società parigina. Imprigionato a Marsiglia nel 1815, il giorno delle nozze, con la falsa accusa di bonapartismo, rimane rinchiuso per 14 anni nel castello di If, vittima della rivalità in amore di Fernando e in affari di Danglars, odiato anche dal magistrato Villefort. Questi i tre nemici su cui, dopo l'evasione, cadrà la terribile vendetta di Dantès. Il romanzo associa, senza la preoccupazione di una trama logica e ragionata, le più incredibili avventure con l'aiuto anche di uno stile agile e incalzante.


I tre moschettieri-Vent'anni dopo. Ediz. integraliAlexandre Dumas
I Tre Moschettieri - Vent'anni dopo
Newton Compton (I Mammut)

Primi due romanzi del ciclo dedicato alle avventure del celebre corpo militare francese, "I tre moschettieri", fresco e vivace, lieve e seducente, e "Vent'anni dopo", riflessivo e malinconico, raccontano con eccezionale gusto dell'intreccio e con un ritmo narrativo trascinante le imprese di d'Artagnan, Athos, Porthos e Aramis sullo sfondo della Francia, prima di Luigi XII e di Richelieu, e poi di Mazzarino e Anna d'Austria. Gli intrighi, i complotti, le macchinazioni, i misteri, le avventure galanti della corte francese del XVII secolo fanno da cornice a una narrazione avvincente, ricca di colpi di scena. Introduzione e premesse di Francesco Perfetti.


Il visconte di Bragelonne. Ediz. integrale
 Alexandre Dumas
Il Visconte di Bragelonne
Newton Compton (I Mammut)

Terzo e ultimo romanzo del ciclo dei moschettieri, "Il Visconte di Bragelonne", tra l'epopea e il romanzo picaresco, il dramma e la commedia di costume, si svolge nella Francia radiosa di Luigi XIV. I quattro moschettieri - d'Artagnan, Athos, Porthos e Aramis - ormai avanti negli anni, si ritrovano su sponde diverse, ma il vincolo saldo dell'amicizia non viene meno anche nei momenti di più forte intensità drammatica. Sullo sfondo, intrecciati con le loro vicende, si sviluppano avvenimenti importanti per la storia europea, a cominciare dal perfezionamento dello Stato assoluto in Francia e della restaurazione monarchica in Inghilterra, mentre fioriscono le avventure galanti all'ombra della corte francese e i molteplici amori del re Sole. È famoso l'episodio della Maschera di ferro, che si svolge lungo diversi capitoli dell'opera e di cui sono state fatte numerose versioni cinematografiche. L'introduzione generale e la presmessa di questa edizione sono di Francesco Perfetti.

6 commenti:

Iaia ha detto...

Ciao Anita!!!! Incedibile, io adoro Dumas, e tu scrivi un post sul mio scrittore classico preferito!!! Io ho letto solo il Conte di Montecristo (e ti assicuro che l'ho divorato in 1 settimana, a costo di passare le notti in bianco!), mentre la trilogia dei Tre Moschettieri devo ancora leggerla..... cmq conoscendo lo stile di Dumas padre non sarà niente di deludente!!!!
Tu hai letto qualcosa di Dumas figlio????

AnitaBook ha detto...

Carissima Principessa,
sono contenta di aver presentato uno dei tuoi autori preferiti! Sì, di Dumas figlio ho letto "La Signora delle Camelie", di cui vi parlerò in una videorecensione. E tu? È stato "Il Conte di Montecristo" a farti innamorare di Dumas padre?

Un abbraccio,
Anita

Iaia ha detto...

Si esatto!! Il Conte di Montecristo è una storia intricata e ricca di personaggi, ma ke qnd ti cattura diventa 1 ossessione. Tu che hai letto la signora delle camelie, secondo te è bello??? Perchè una mia amica me l'ha consigliato, mentre mia cugina ha detto ke nn le è piaciuto...

Emy ha detto...

Sono tutti romanzi che mi sono ripromessa di leggere prima o poi, anche se, quand'ero piccola, ho letto un adattamento per ragazzi de "Il conte di Montecristo", di cui ho apprezzato anche lo sceneggiato con Depardieu.
Penso di aver visto tutte le versioni su video de "I tre moschettieri" e non mi farò sfuggire nemmeno il nuovo film.
Per quanto riguarda Dumas figlio, ho letto anch'io "La signora delle camelie". Mi aspettavo una storia diversa ma tutto sommato il romanzo mi è piaciuto :)

AnitaBook ha detto...

A me "La Signora delle Camelie" è piaciuto tanto. Si è come instaurato un rapporto di empatia con la protagonista, percepivo il dramma d'amore e ne soffrivo. Odiavo e amavo i contesti, gli sviluppi che le vicende prendevano -- e che magari io avrei voluto diversi -- è stata una "full immersion" nell'epoca. Poi ero molto influenzata dall'adattamento di Verdi (è una delle Opere preferite di mamma), mentre leggevo era come se ascoltassi anche le celebri arie. :)

Iaia ha detto...

hihihi ne sa qlcs ank mia mamma: sulle mensole dela salotto ha le videocassette delle sue opere preferite, e ogni tanto le guarda fono allo sfinimento :-)