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lunedì 8 dicembre 2014

Blog-tour YouFeel Rizzoli: #7Day! Nora Noir, autrice di CILIEGIO IN FIORE, si racconta ai lettori del blog.


Se il nome di questa autrice vi suona familiare è perché le abbiamo riservato di recente una recensione tutta esclusiva in merito all'uscita del suo CILIEGIO IN FIORE, opera di genere erotico pubblicata per la collana Rizzoli YouFeel. Oggi, per voi, andremo a intervistarla e scopriremo qualcosa in più sulla sua personalità di scrittrice e sulla genesi del romanzo. 
Ne approfitto anche per comunicarvi che lo speciale YouFeel si concluderà questa sera, quando decreterò il nome del fortunato vincitore che si aggiudicherà una copia di uno dei quattro romanzi protagonisti della tappa, tuttavia proseguiremo nei giorni a venire con le recensioni e le interviste dei due titoli restanti perché per impegni e imprevisti non sono riuscita a postarle per tempo. Ma adesso, la nostra intervista!


1. Ciao Nora, e benvenuta nel nostro salotto letterario, la tua presenza mi onora tanto. Allora, per prima cosa vorrei che ti presentassi agli amici lettori del blog, e che ci raccontassi come e quando è nata la tua passione per la scrittura.

Ciao dolcissima Anita, per me è un piacere essere tua ospite, ti seguo da lettrice da un bel po’ di anni ormai. E sono contenta che tu mi abbia letta anche se, appunto, scrivo un genere che non è proprio “il tuo preferito”. Scrivo da sempre, non ricordo un periodo della mia vita dove non l’abbia fatto. Ho iniziato tenendo dei diari scritti a mano dove racconto ciò che vivo e poi ci fantastico sopra tramutandoli in episodi surreali. A volte rileggendo quelle pagine dopo molti anni confondo ciò che ho vissuto realmente da ciò che ho immaginato. Ho la testa piena di racconti che prima o poi scriverò.

2. Sei specializzata nella narrativa erotica, senza però tralasciare la componente sentimentale di una vicenda amorosa. Cosa ti ha portato a preferire questo genere, e quanto è difficile scriverlo?

Inizialmente ho scritto romanzi più o meno romantici. Poi ho scelto questo genere perché ho notato (e me l’hanno fatto notare) che mi venivano particolarmente bene le parti erotiche. E così ho scelto di specializzarmi (però non solo) in questo genere. La difficoltà è nel riuscire a trovare un equilibrio nel non essere eccessivamente volgari (ho scritto anche racconti dichiaratamente pulp, dove lì invece calco un po’ la mano), non essere eccessivamente tecnico-anatomici, non essere eccessivamente mielosi. E la scena che descrivi devi, secondo me, averla davanti a te molto chiara, come fosse un’immagine e allo stesso tempo percepirla come se la stessi vivendo.

3. Nel tuo romanzo YouFeel CILIEGIO IN FIORE, la protagonista è vittima di una cocente delusione d'amore e cerca di rimettere assieme i pezzi della sua disastrosa vita emotiva. Ci riesce aderendo a un corso per imparare l'arte dell'essere geisha. Credi anche tu che al giorno d'oggi la donna abbia bisogno di uno sprono per ritornare ad amare se stessa senza preoccuparsi di ciò che il mondo le impone, rompendo ogni tipo di schema e convenzione sociale basati su quella che mi piace definire "contraffazione estetica"?

Mi piace “contraffazione estetica” dà proprio l’idea di finto, artefatto, imitativo, vuoto. Credo che riuscire a distaccarsi del tutto dal concetto di “estetica” sia molto difficile e anche abbastanza utopistico. Ci vuole buon senso: non cercare di assomigliare a un modello ideale, ma trovare i punti di forza dentro di noi. Il corso di geisha aiuta Beatrice a trovare una propria sicurezza interiore che le permette di ritornare ad ascoltarsi, a godere degli istanti e delle sensazioni. Credeva che la felicità fosse sinonimo di prestazione, perfezione, ha scoperto che non è così. La curiosità e la scoperta sono le sue nuove chiavi.

4. La figura della geisha, da tempo al centro di un dibattito morale in merito al ruolo svolto all'interno della società, è in verità un simbolo di grande forza, di raffinatezza e buon gusto, di maniere e cortesia, di amore puro e rispetto verso se stesse e la persona che intendiamo avvicinare alla nostra vita. Dal tuo romanzo si denota una spiccata affezione per l'argomento. Puoi raccontarci da dove scaturisce?


È una storia d’amore e curiosità che va avanti da quasi vent’anni, quella fra me e il mondo delle geishe. Da ragazzina mi ci sono avvicinata incuriosita dall’aspetto più sessuale di questa figura, poi ne ho scoperto il mondo, il retroscena. Ne ho studiato le caratteristiche attraverso i libri perché appunto ne sono appassionata. Il mio non è un manuale su come diventare una geisha, le mia conoscenze da profana mi sono servite unicamente a dare uno sfondo più o meno realistico al romanzo. Geisha è sì un qualcosa che richiama all’amore carnale, ma non sempre e soprattutto non subito. Tant’è vero che l’aspetto sensuale e fisico è forse l’ultimo che si ritrovano a “eseguire”. Così come Bea, prima lo spirito, poi la mente e solo infine, il corpo.


5. Per concludere, vorrei chiederti un paio di suggerimenti di lettura da dare ai nostri amici, perché, si sa, quella dei libri è una sete che non si estingue mai.

Per chi volesse approfondire l’argomento “geisha” sotto vari aspetti suggerisco la bibliografia personale che ho inserito in coda al romanzo. Per rilassarsi e trascorrere delle piacevoli vacanze natalizie suggerisco di andare a pescare dai romanzi delle colleghe nella collana Youfeel di Rizzoli, che ne ha veramente per tutti i gusti. E per ultimo, per chi legge in inglese, c’è un autore di una trilogia che consiglio con tutto il cuore: Nick Bantock e i tre libri sono: Griffin and Sabine, Sabine’s Notebook e The Golden Mean.

6. Grazie mille Nora, per la tua disponibilità e la tua affabilità. Torna pure a trovarci quando vuoi, portando magari una nuova storia da raccontarci. Un saluto!

Grazie a te, Anita e speriamo di rivederci presto! Intanto buone feste a tutti!

2 commenti:

Gisella Laterza ha detto...

Pensavo che non fosse il mio genere, ma questa collana offre titoli spesso interessanti! Anche in questo caso, affascinante argomento e bella intervista!

AnitaBook ha detto...

La pensavo come te, Agave cara, ma poi certi libri riescono a sorprenderti in maniera sconvolgente. ;)