“La nostra nudità ha un significato. La nudità è una forma di fiducia, è una manifestazione del nostro desiderio. Ecco come siamo quando ci apriamo e ci muoviamo come se ci trovassimo in un sogno.”
Come ti sentiresti a cambiare corpo ogni giorno? Come affronteresti la vita? E se fossi innamorato di qualcuno, come ti faresti riconoscere? Pubblicato in Italia nel 2013 per la Rizzoli, Ogni giorno, romanzo YA di David Levithan, ha commosso i lettori per il delicato carico emotivo della sua storia e per l'impegnata riflessione che semina tra le pagine. Il giovane protagonista, infatti, convive con una peculiarità genetica davvero curiosa: ogni mattina si risveglia nel fisico – e nella vita – di una persona diversa, come se il sofisticato sistema del suo DNA si ricombinasse, tanto da avere solo un'iniziale per nome, la lettera A. Nonostante le difficoltà che la condizione gli comporta, nella sua esistenza irrompe l'amore, che come sempre scardina ogni convenzione e trattiene l'essenza delle cose, il loro senso ultimo e assoluto. L'assioma è chiaro: la pelle aderisce solo alla superficie della nostra forma, ma non può rappresentarne il cuore. E il tempo contribuisce a darcene una dimostrazione lampante. Con gli anni compaiono le rughe, s'inargentano i capelli, i ritmi biologici rallentano, ma se qualcuno potesse osservarci al di fuori di tutto questo, scoprirebbe che in un luogo invisibile e nemmeno concettualizzabile permane il nucleo vero e pulsante che ci definisce e che ci amalgama alla trama del cosmo. Quindi anche un pizzico di spiritualità in questa storia, che amplia gli scenari della coscienza e propone piani interpretativi della realtà alternativi (se vuoi rimanere in tema, ti consiglio di recuperare la visione di I Origins).
Il 28 febbraio 2018, il romanzo sbarca al cinema per la regia di Michael Sucsy ed è subito aspettativa.
Questo è il primo trailer rilasciato negli scorsi giorni. A guardarlo almeno l'impazienza si stempererà un po’.
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