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martedì 31 dicembre 2019

Buon anno. Di nuovo. 😂

Prima dei saluti (o del discorso di commiato, come quello presidenziale).
Ho saltato la condivisione di ben due puntate.
Rimedio.





Oggi ne sarebbe dovuta uscire un'altra, poi ho cambiato idea.
Ho deciso di rispettare l'istinto, persino nei suoi stati più volubili e sfuggenti. In fondo, elencarvi i 10 libri più belli del 2019 non era quello che avevo voglia di dirvi veramente.
Restituite dignità al vostro tempo, a quello che credete perduto e a quello che ancora non possedete perché chiamate futuro; non esiste alcun futuro, è un diavoleria della mente, una scansione del tutto infondata. Ciò che conta è la qualità del vostro presente.
Buttatevi nelle occasioni che la vita vi offre. Osate. Sperimentate nuove versioni di voi stessi, anche se significa deviare dal percorso comune — il più accettato e popolare — e addentrarvi in un bosco fitto di incertezza. Celebrate la vostra unicità, resistete al terrore di non farcela, di non piacere abbastanza, di non aderire alla marcia precipitosa del progresso.
Se potete scegliere tra un pomeriggio intero trascorso a fissare lo schermo di uno smartphone o uscire con il vostro cane per una passeggiata, preferite sempre il contatto con il mondo.
Non rinunciate in partenza a un progetto, un'idea, un sogno. Coltivateli, difendeteli, con perseveranza, fiducia, dedizione, reciproca lealtà. Amore. Non permettete al giudizio di intaccarli, ferirli, affievolirne la luce o l'intensità.
Quest'anno è successo, e ho quasi rischiato di perdere tutto, di annullarmi. È il peggio che possa capitare, un destino subdolo e mistificatore che forse è già tuo e nemmeno lo sai.
Leggete, mai per un "dovere social" quanto piuttosto per desiderio personale. Non separate i libri buoni da quelli meno buoni. Se avete voglia di una commedia, procuratevi un paio d'ore di risate. Che sia alta letteratura o meno, chi lo stabilisce? E cosa importa? Hesse afferma che la biblioteca di un lettore deve essere a misura del lettore, appunto, nella singolarità dei suoi interessi e dei suoi gusti e non conforme ai canoni di quelli collettivi.
Liberatevi dalle dipendenze, specie quelle che ledono l'autonomia del vostro pensiero e infieriscono sull'equilibrio del vostro stato d'animo. Non è necessario che corriate agli stessi ritmi della tecnologia. Anzi, rallentate. Prendete un respiro. Difficile — impossibile — all'inizio? Niente paura, vi assicuro che giorno dopo giorno diventa un'abitudine.
E siate umani (grazie Matt Haig). Più che potete.
 

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