Silente avrebbe manifestato il suo entusiasmo così. |
Trent'anni hanno un suono rotondo, una dimensione sferica, danno una certa idea di equilibrio, di assennatezza ma forse, in fondo, ruggiscono feroci e fanno la rivoluzione più dei loro compari sbarbatelli.
Tra poco meno di un'ora saranno miei. I venti sono stati un'epoca straordinaria; diciamo pure (e senza alcun sarcasmo) l'epoca dei fallimenti, dei tentativi andati a male, delle incertezze e dei ripetuti sbagli. Insieme ai venti ho sperimentato, consolidato ma anche abbandonato. In cerca di qualcosa di migliore?, mi chiedo. Non so dirlo, però so che grazie a quei rovinosi ruzzoloni ho incontrato, capito, definito il futuro che desidero realizzare per la mia esistenza. Non ho sicurezza del tempo che mi sarà dato a disposizione (qualcuno sostiene che sia una risorsa illimitata, qualcuno è pronto a ribattere il contrario) né delle occasioni buone e/o cattive che mi si presenteranno. Prendere o lasciare, dolcezza, nessuna via di mezzo. Tuttavia, resta la convinzione dei sogni in cui credo e per i quali decido, ogni giorno con maggiore fiducia e maggiore speranza, di spendermi.
Sto leggendo un libro DIVINO che potrei consigliarvi già adesso ma di cui chiacchiereremo meglio in video. La sottile arte di fare quello che c***o di pare, di Mark Manson. Quest'uomo è un prodigio, amici. Fidatevi. Insomma in questo libro c'è un passaggio che ho sottolineato fino a bucare la pagina. Recita così.
I cambiamenti di prospettiva più radicali si verificano spesso in coda ai nostri momenti peggiori. È solo quando proviamo un dolore intenso che siamo disposti a esaminare i nostri valori e chiederci perché ci stanno tradendo. Abbiamo bisogno di qualche sorta di crisi esistenziale per guardare obiettivamente il modo in cui stiamo dando significato alla nostra vita, e prendere poi in considerazione l’idea di cambiarlo.
Mi ha ricordato parecchie cose della mia vita. Memorie del passato che hanno permesso alla me del presente di essere più forte e intraprendente di quanto non fossi a sedici anni.
Ed è per questa ragione che voglio vivere. Per i fallimenti e per il dolore che sosterranno la progressione della mia persona. Non c'è vaccino che renda immuni. Le tempeste sono per tutti. Come potremmo apprezzare il sereno, altrimenti?
Voi siete e sarete sempre una parte importante del viaggio. Avete contribuito in modo esemplare alla costruzione della mia scorza, esteriore e interiore, e ancora solcheremo mari, ancora esploreremo cieli.
Trent'anni non si compiono tutti i giorni. I miei sono alle porte. E sono grata a quell'energia universale che chiamo Dio per avere esaudito ogni mia richiesta (badate bene, ciò non significa che sia ricca sfondata).
Il mio tesoro è tutto sulla scrivania: libri, penne, diario delle storie, cuffie, repertorio musicale. Mi resta solo da cercare l'armadio per fare una capatina a Narnia, ogni tanto, ma ci stiamo attrezzando.
Sto per rinnovare i desideri che custodisco nel cuore e che alimentano la sua fiamma. Li affido alla solita stella, compagna inseparabile.
Se un giorno dovessero avverarsi, saprete anche voi la verità : niente è così lontano da essere irraggiungibile, niente è così assurdo da essere impossibile.
Osate. Sognate. Create.
Ora vado ad aprire. Credo che i miei ospiti siano arrivati.
Buonanotte, miei biblioamici. Che una nuova, strabiliante avventura abbia inizio.
2 commenti:
Non mi capita spesso di leggere qui sul blog ma quelle volte che lo faccio ammiro sempre moltissimo il tuo modo di scrivere. Ti ringrazio per aver scelto delle frasi, sopratutto verso la fine del post, che personalmente mi servivano proprio in questo periodo e leggerle mi ha fatta sentire più serena e motivata.
Passa una bella giornata e tantissimi auguri :)
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