L'ultimo post risale al 21 maggio. Nel frattempo sono morta? A tratti, come nelle conversazioni in alfabeto Morse. Mi spiace davvero non pubblicare con regolarità, ma è un periodo di grossi sconvolgimenti e mi ritrovo immersa più nella vita quotidiana che in quella digitale. Ricorda, però, che quando non mi leggi qui puoi recuperarmi sui social. Non è difficile che, trattandosi di piattaforme di condivisione più istantanee, riesca a garantirti apparizioni più consistenti.
Sono successe anche un sacco di cose bellerrime. Ho aperto un nuovo GDL, su Telegram, e a giugno abbiamo letto La Chimera di Praga della Taylor, nella sfavillante ristampa per il decennale a opera della Fazi (tra poco sarà lo stesso per Il Circo della Notte della Morgenstern; 17 luglio, se non sbaglio). Avevamo fissato una live di discussione finale ma è saltata come un mortaretto. Vediamo di riuscire a organizzarci entro il mese. Ad agosto ci avventureremo tra le pagine di un'altra storia. Se sei curioso di scoprire quale e vuoi dare il tuo contributo votando il titolo che ti piacerebbe "vincesse", fai ancora in tempo. Unisciti alla ciurma; l'unico requisito richiesto dal regolamento di bordo è portarti dietro un paio di bottiglie di rum.mercoledì 14 luglio 2021
⛵️#DiarioDiBordo | Aggiornamenti, vittorie e storie in corso.
mercoledì 10 marzo 2021
🚫 VOLEVO CHIUDERE IL CANALE YOUTUBE 🚫
Rimettiamoci davanti a una videocamera, va.
Anche in mezzo alle tempeste più buie (sebbene lo avessi già accennato nell'ultimo post).
venerdì 8 gennaio 2021
L'amore è una bussola (e il dolore davvero una cosa con le piume)
Io questa storia te la racconto. Non perché voglia spiattellare i miei problemi ai venti né per conquistare la tua compassione, ma piuttosto perché potresti sentirla amica, viverne una simile, ricavarne un motivo di conforto. Chi può dirlo cosa siano capaci di fare le condivisioni.
Il mio 2021 è iniziato con una sfida, di quelle che la vita ti schianta addosso al suono tonante di una frusta, o sei dentro o sei fuori. Dopo una serie di accertamenti, alla sister è stata trovata una malformazione intramuscolare alla gamba destra. Le causa dolore, e incertezza, perché la sua natura è ancora un mistero da decifrare. Continuiamo ad ascoltare il parere di medici e specialisti e, con tutta probabilità, sabato giungeremo a una diagnosi definitiva, capendo in quale direzione muoverci per trattarla. Nel frattempo, le ha simpaticamente dato un nome: Norberto. Visto che è lì nel suo corpo, meglio parlarci, scambiare due chiacchiere e, perché no, sancire un'alleanza. Nessun vincitore, ciascuno ci guadagna qualcosa. Sei d'accordo?
venerdì 31 gennaio 2020
❤️DEDICATO A TE (c'è qualcosa che devi proprio sapere)
Alla fine, però, ho smesso di arrovellarmi ed eccolo qui.
domenica 26 maggio 2019
I libri. Ne vale ancora la pena?
Ma cosa ti aspettavi?, direte voi. Siamo nel 2019, abbiamo colonizzato la rete, godiamo di un intrattenimento h24 libero e variegato — e spesso destrutturante — e la formula magica che apre la cave of wonder sembra essere connessione, condivisione, commercializzazione.
Eppure, com'è possibile che l'ordine naturale degli interessi e delle prospettive sia cambiato all'improvviso? È per forza così che deve andare?
Questo libro non è per te.
Una provocazione lanciata nell'aria che diveniva scintilla di curiosità — e anche un po’ bramosia. Succedeva solo una decina di anni fa e il lettore non poteva saperlo, ma era già in trappola e finiva per cedere alla tentazione di inoltrarsi tra le pagine, un po’ per dimostrare il suo coraggio e un po’ per sperimentare il fascino del pericolo che poteva nascondersi tra una riga d'inchiostro e l'altra.
Si lasciava sedurre, era pronto ad affidarsi all'autore e all'avventura che gli prometteva, sapendo, inoltre, che la sua fiducia sarebbe stata generosamente ricompensata.
Andava a incastrarsi, insomma, nell'intersezione esatta tra realtà e finzione e si abbandonava alla meraviglia.
L'incipit de La Storia Infinita, romanzo long-seller del tedesco Michael Ende, è uno dei più ripercorsi e amati, e questo perché l'incontro tra Bastiano e l'ambiguo bibliotecario traduce sapientemente il senso profondo e indistruttibile dell'eredità del libro, custode del tempo e dello spazio, di epoche ed esistenze. Un senso e un dono di arricchimento e di crescita, che oggi, ahimè, non trova più terreno fertile e attecchisce con estrema fatica nei cuori di pochi sopravvissuti.
Sottrarsi alla malia del progresso tecnologico, certo, non è affatto semplice, complice soprattutto il flusso ininterrotto di informazioni che bombarda la nostra quotidianità e che non ci consente di separare i dati buoni da quelli tossici, né tantomeno di guarire il livello di stress e di agitazione emozionale.
Il risultato, tuttavia, è che questa frenesia di attività e pensieri ha trasformato la vita in un diversivo, alimentando la convinzione che non valga la pena godersela da dentro quanto piuttosto da fuori, schermando ogni sorta di autenticità, indipendenza e identità.
Allora perché perseverare nella lotta alla strenua difesa del libro?
Trovo che la storia raccontata dallo scrittore per bambini e ragazzi Mac Barnett racchiuda in sé la risposta più bella e più potente. La sola, a mio avviso, che incoraggi a resistere e a tenere alto il vessillo.
Sei d'accordo anche tu?
mercoledì 31 ottobre 2018
) ◯ ( E Samhain sia! ) ◯ (
mercoledì 29 agosto 2018
🎂 Trent'anni anch'io. 🎂
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Silente avrebbe manifestato il suo entusiasmo così. |
Trent'anni hanno un suono rotondo, una dimensione sferica, danno una certa idea di equilibrio, di assennatezza ma forse, in fondo, ruggiscono feroci e fanno la rivoluzione più dei loro compari sbarbatelli.
Tra poco meno di un'ora saranno miei. I venti sono stati un'epoca straordinaria; diciamo pure (e senza alcun sarcasmo) l'epoca dei fallimenti, dei tentativi andati a male, delle incertezze e dei ripetuti sbagli. Insieme ai venti ho sperimentato, consolidato ma anche abbandonato. In cerca di qualcosa di migliore?, mi chiedo. Non so dirlo, però so che grazie a quei rovinosi ruzzoloni ho incontrato, capito, definito il futuro che desidero realizzare per la mia esistenza. Non ho sicurezza del tempo che mi sarà dato a disposizione (qualcuno sostiene che sia una risorsa illimitata, qualcuno è pronto a ribattere il contrario) né delle occasioni buone e/o cattive che mi si presenteranno. Prendere o lasciare, dolcezza, nessuna via di mezzo. Tuttavia, resta la convinzione dei sogni in cui credo e per i quali decido, ogni giorno con maggiore fiducia e maggiore speranza, di spendermi.
Sto leggendo un libro DIVINO che potrei consigliarvi già adesso ma di cui chiacchiereremo meglio in video. La sottile arte di fare quello che c***o di pare, di Mark Manson. Quest'uomo è un prodigio, amici. Fidatevi. Insomma in questo libro c'è un passaggio che ho sottolineato fino a bucare la pagina. Recita così.
martedì 15 maggio 2018
Caro libro ti scrivo. Dialogo interiore sul futuro della lettura.
Sono un'anima romantica, e lo sapete già. Spesso e volentieri mi sento infestata da pensieri che osano dove la mente si paralizza o dove il cuore “si spaura” e che si arrischiano a navigare le acque limacciose di una malinconia atavica, originaria di chissà dove eppure così ben radicata.
Non è per rivangare il passato né per osteggiare il futuro, ma questo presente indigesto, a volte, mi trascina nel tormento e nell'angoscia di non poter più risalire, di rimanere intrappolata nei rigori di un sistema a circuito chiuso, senza via d'uscita né bocchettoni da cui prendere l'aria.
Che futuro ha il libro? Che futuro hanno i lettori?
Ieri si è conclusa la 31esima edizione del Salone del Libro di Torino che, come ogni anno, ha registrato un'affluenza da capogiro, tanto che nella giornata di sabato i tornelli sono rimasti blindati per un paio d'ore a causa del numero di visitatori che aveva raggiunto la capienza massima consentita dallo stabile. Uno scenario promettente, verrebbe da dire, specialmente perché i padiglioni erano gremiti di giovani, ma a conti fatti solo un evento circostanziato. Con tutta probabilità finirà che essere immortalati al Salone sarà considerata “tendenza” come il resto delle abitudini umane.
Non lo so amici, ma quelle che un tempo erano le mie incrollabili certezze iniziano a vacillare.
venerdì 8 dicembre 2017
E M'innamorerai.
Allora, ecco, un'Immacolata all'insegna dell'amore.
Ma poi, l'amore, che cos'è?
Ho finito Ogni storia è una storia d'amore di Alessandro D'Avenia, sua ultima fatica pubblicata per Mondadori, e ancora non ho voglia di parlarne in video. Di parlarne sì, però. A parole scritte.
Mi è piaciuto? Non come alcuni suoi lavori precedenti purtroppo. È da leggere? Ma certo.
Negli anni trenta, Wystan Hugh Auden, poeta e narratore inglese, scrisse una delle poesie più sublimi ed esaustive per tentare di rispondere al sommo interrogativo: ma l'amore, che roba è?
La verità, tuttavia, forse sta in un'altra domanda: cosa possiamo saperne, noi, dell'amore?
È un bene che resti un mistero. L'arcano degli arcani, l'enigma più inestricabile a cui è impossibile resistere. Perché dobbiamo metterci a violarlo per leggerne le interiora? Amore è carne, ossa, spirito e mondo. Amore è ogni cosa vivente e non. È dramma e commedia, gentilezza e ingiuria. Che ci basti questo. Amore è tempesta, rapsodia, terrifica illusione o struggente magia. Perdizione e salvezza. Prende a schiaffi l'amore, ti riduce in poltiglia, ti spolpa e ti squarta, ti restituisce al rovescio, ma pure ti espande, è dilatazione organica, propulsione sensoriale. E potrei continuare, ma sarebbe l'infinito e l'infinito non si può contenere in niente che sia materia né che abbia limite.
Ogni storia è una storia d'amore è stata una lettura di contrasti e forze avverse.
La partenza è stata fulgida e appassionante, vi ho ritrovato la voce affabile e profondamente armonica dell'autore, ma poi… Poi dov'è che sono caduta?
Il gomitolo rosso che regge le fila e “i fili” dell'impegnata conversazione a un certo punto si ingarbuglia troppo per poterne recuperare la direzione.
E vi ho fiutato come un'indecisione, una paura gravida, una tormentata regressione. Ho visto le parole flettersi e le ho udite scricchiolare.
Magnifiche le citazioni, gli spunti letterari e la guida bibliografica, ma più procedevo e più insisteva una sensazione rapace e predatoria che non voleva andar via. Che si sia intromessa la Musa anche durante la mia lettura? Ma la colpa è sua davvero?
Devo riflettere, su molte cose, e prendermi tempo.
Non un brutto libro, sia chiaro. La prosa è sempre vincente, intrisa di un lirismo che riesce a incatenarmi – anche se in alcuni racconti un tantino forzato – e di una bellezza che irradia luce. Però, un libro confuso.
Magari avrò bisogno di rileggerlo per assistere a schiarite.
Di sicuro mi ha insegnato a vivere l'amore nudo, proprio come diceva il grande cantautore italiano.
venerdì 6 ottobre 2017
♥ POESIE RECITATE | Le mie preferite.♥
Di quelle che viaggiano nel vento, intessute della più soave eternità.
lunedì 21 agosto 2017
✨ La voce segreta dei libri. Il Rifugio, di W. Paul Young✨
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Il nostro radioso William Paul Young |
sabato 29 luglio 2017
Parlano di me, dicono di te. Quando il silenzio è amore.
venerdì 26 maggio 2017
Letture che si affacciano alla vita e riempiono mancanze.
giovedì 25 maggio 2017
Brindo a te, Anna Shirley Cuthbert.
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La locandina della serie-Tv ispirata al personaggio di Anna. |
Sua madre, Lucy Maud Montgomery, pubblicò per la prima volta la sua storia nel 1908 e io – che sciocca! – ne avevo conosciuto soltanto la celebre e angosciosa versione anime. D'altra parte è vero anche che le scoperte non giungono mai rispettando una tabella di marcia bensì quando è il cuore – o l'istinto – a dettarne la necessità. Quindi sono felice che tu ti sia presentata proprio adesso, Anna, perché, nemmeno a farlo di proposito, mi serviva qualcuno che mi raddrizzasse la rotta. Recupererò tutte le sue avventure, promesso, e proverò a perdermi un po’ di più anch'io negli spazi dell'immaginazione, ovunque possa essercene possibilità.
Sarò feconda di parole, ne avrò cura e istruirò la mente all'arguzia e all'indipendenza di pensiero, perché, vedi Anna, mi stai riportando a un insegnamento fondamentale e forse sepolto chissà dove: Ridete dei vostri errori ma imparate da essi, scherzate sui vostri problemi ma traetene forza, fatevi beffe delle difficoltà ma superatele.
martedì 9 maggio 2017
Quei titoli che ti ronzano nelle orecchie. Le novità più luminose.
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Lo avete letto? |
venerdì 20 gennaio 2017
Rughe, arance e zombie. Ultime letture e un pensiero d'amore in mezzo al dolore.
mercoledì 18 gennaio 2017
Le notti bianche di Anita (e di Dostoevskij) e gli angeli dannati di Fallen.
martedì 27 dicembre 2016
I soliti auguri, più un piccolo invito.
venerdì 25 novembre 2016
Donne che odiano gli uomini? O forse, semplicemente DONNE.
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Uno scatto che mi ritrae insieme a una delle orme che hanno tempestato il pavimento della Biblioteca Provinciale di Brindisi |
L'eredità della donna sta in tutte le cose di questo mondo, dalla spiccata sensibilità che deriva dal nostro potere di farci casa e guscio per una nuova vita, all'intelligenza dei sentimenti, dal volume amplificato, che percepiscono sfumature infinitesimali in un singolo e minuscolo respiro.