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mercoledì 6 gennaio 2010

Arrivederci. Alla prossima.

Amici, oggi non è colpa di blogger se non ho pubblicato il video ma mia.
Pensavo di farcela e invece solo ora trovo un attimo di respiro. Però è stato bello. Un giorno pieno, vissuto con intensità, carico di festa e anche di un briciolo di malinconia. Anzi, già che ci sono vi racconto come è andata. E per chi non fosse interessato c'è sempre la possibilità di chiudere la pagina e di navigare altrove. Voglio raccontarvi come è andata perchè le emozioni non ce la fanno a starsene chiuse dentro al petto. Perchè la magia che ho vissuto è stata troppa e ho bisogno di condividerla con qualcuno. Perciò, non ci resta che iniziare.

Mi sveglio presto stamattina.
Improvvisamente, mi sembra di essere ritornata bambina. Sento qualcosa picchiettarmi sulla spalla e apro gli occhi. Mia sorella mi guarda con un ampio sorriso di intesa e poi annuisce. E' il segnale. Noi abbiamo un nostro codice di espressioni speciale. Lo utilizziamo solo per le grandi feste, come Pasqua, Natale e l'Epifania. Serve a farci capire che è ora di scattare giù dal letto e di correre in cucina (o in salone, dipende) per scartare i doni. Allora balziamo in piedi, infiliamo le ciabatte e ci fiondiamo in cucina. Apriamo piano la porta, e non c'è un motivo preciso per cui lo facciamo. E' come se, compiendo gesti molto lentamente, l'incanto e la sorpresa durino più a lungo. Quando finalmente entriamo nella stanza, i nostri occhi si spalancano per la meraviglia. La tavola è imbandita di tanti piccoli pacchetti e ci sono due calze grassottelle appese al camino. Vado a staccarle e poi ci mettiamo sedute. Cominciamo ad estrarre dolcetti e caramelle. Io trovo i bastoncini di zucchero, come quelli che fanno vedere nei films (e che io desideravo tanto), caramelle gommose al doppio sapore di fragola e mela, cioccolatini al latte dal cuore tenero e gomme da masticare alla menta! Che bontà! Anche mia sorella trova un sacco di prelibatezze varie (che pensa subito di assaggiare) e insieme, ridiamo per la contentezza e per la felicità. Oltre ai doni mangerecci, però, troviamo anche due sciarpe finemente lavorate, un lettore mp3 che funge anche da chiavetta usb (ora potrò sentirmi un pò di buona musica anche quando andrò a dormire), due LIBRI (Sohpie Kinsella - La ragazza fantasma & Marion Poschman - Cani dal cielo), un corso cinofilo per educare il proprio cane (formato cd) e un completo di due piatti piani, due piatti fondi, due piattini da tè e due tazzine con le immagini dell'orsetto Winnie The Pooh e Le Principesse. Quest'anno la Befana ha fatto pazzie, è proprio il caso di dirlo.

Dopo essere tornati dalla messa, mamma e papà hanno iniziato ad occuparsi del pranzo.
Io, invece, ho rassettato casa e mia sorella ha portato la nostra cagnetta Lilly a sbrigare i suoi fabbisogni fisici. Poi è arrivato lo zio e abbiamo pranzato con delle ottime tagliatelle alla boscaiola e delle appetitose fettine di pollo grigliate. Ci siamo riempiti subito lo stomaco e abbiamo preferito evitare di mangiare altri dolci. Verso le quattro sono venuti a farci visita i cuginetti e allora abbiamo tirato fuori la scatola della tombola e abbiamo dato inizio ai giochi. Ci siamo divertiti un mondo e abbiamo anche aperto un collegamento web cam con dei nostri parenti lontani. E' stato favoloso! Le distanze sono crollate giù in un batter d'occhio e ci sembrava di essere davvero tutti insieme, come una grande famiglia. A volte la tecnologia offre i suoi vantaggi. Alle otto in punto abbiamo smesso di giocare (e ognuno di noi ha accumulato una piccola vincita) e abbiamo apparecchiato per la cena. Mamma e papà sono andati a prendere le pizze e, anche se io sentivo lo stomaco gonfio e all'estremo della sua capacità di resistenza, ho gustato due fette di capricciosa e una manciata di patatine fritte. Abbiamo scambiato le ultime parole, chiacchierando del più e del meno, e poi ci siamo salutati. Io ho notato la tristezza nei nostri sguardi bassi, nel sorriso spento di mia sorella e nelle rughe sulla fronte di mia madre. La realtà si è abbattuta imponente, senza darci modo o tempo di assimilarla. Le vacanze sono giunte al termine, l'atmosfera magica di queste feste ritorna ad assopirsi per far posto alla freschezza della primavera e ai colori dell'estate. Si ripercorrono le stesse tappe, come se fosse un eterno girotondo intorno al mondo. Ed è giusto che sia così. E' la vita.

Buona notte, amici miei. Che Morfeo vi culli fra le sue braccia fatate.

Anita

6 commenti:

ephorus ha detto...

simpatico lo spaccato di vita della famiglia Book... invece di un romanzo questa volta ci hai raccontato una puntata della vita vera... con la consueta simpatia!

buonanotte!

AnitaBook ha detto...

@ephorus: grazie mille!^^
Stamane, però, nonostante i rumori in casa di mia sorella che si preparava per andare alla stazione e di mio padre che l'accompagnava, sono rimasta al letto fino alle nove! Imperdonabile, davvero. Quando si vive attivamente una giornata, alla sera ci si ritrova morti di sonno. Ci vediamo per la recensione di oggi. Ciau!

Yuko86 ha detto...

Che bella giornata familiare!Peccato che le feste siano già finite-.-

Fede ha detto...

A chi lo dite...io sono qui raffreddata e stanchissima dopo una giornata di scuola durata più del consueto a causa di un corso preparatorio per un esame d'inglese. E come se non bastasse domani abbiamo un compito!
Ma per quello non c'è alcun problema, mi sono portata avanti.
Comunque concordo con Yuko, una bellissima giornata! Da me, durante l'anno, se ne vivono poche così e purtroppo l'Epifania non è tra queste. La mia giornata consisteva in una passeggiata, o per meglio dire "via Crucis tra le vetrine dei negozi", cosa che non sopporto se esco per passeggiare. Sapete, adoro camminare senza sapere dove sto andando. Non perdermi, avere una concezione della zona in cui mi trovo ma non sapere cosa potrei vedere. E questo va a favore di una grande città come la mia, Milano, dove c'è tutto nel vero senso della parola.
Ho solo un sogno che spero di realizzare: un Natale con tutta la mia famiglia. Ma tutti tutti, nessuno escluso. Non è mai capitato di trovarsi tutti insieme, neanche durante la cresima o la comunione, i cui ricevimenti sono solitamente mooolto affollati.
Aspetto la recensione di oggi, se non mi addormento prima ;-)
Ciaoo!

Simone ha detto...

Oh tutti quei bei dolci nelle calze...

E io che mi sentivo in colpa quando la mia cuginetta di 8 anni insisteva per offrirmi i suoi dolci. Ed il bello è che continuava ad offrirmeli anche dopo che li avevo mangiati quasi tutti. ;)

Eh si le feste sono finite... Ora ci tocca aspettare il Carnevale ;)

Anonimo ha detto...

Grazie Anita, con il tuo racconto della giornata dell' Epifania, mi hai fatto venire in mente dei bei ricordi di quando ero piccolo. Mi sono emozionato, le feste sono un momento di aggregazione della famiglia, con le tue parole hai toccato la mia anima. Ciao da Carlo.