
— A quanto pare hai delle fossette molto carine — lo punzecchio con un sorrisetto.
— Ah ah. — Un sorriso lieve e abbassa lo sguardo, strappando fili d’erba, una vampata gli sale lentamente lungo il collo. — E hai uno sguardo da arresto cardiaco. Qualunque cosa voglia dire. Una smorfia d’imbarazzo. — Smettila, Maya. Te lo stai inventando. — No, te lo giuro, dice cose così. Che altro…? Ah sì, la tua bocca a quanto pare è davvero pomiciabile. Si strozza, spruzzandomi di Coca Cola. — Maya!
— Dico sul serio! Ha detto proprio così! Ora è tutto rosso, mentre fissa l’interno della lattina. — Posso finirla o hai ancora sete? — Smettila di cambiare argomento — rido. Mi lancia un’occhiata maliziosa e beve fino all’ultima goccia. — Ha persino detto che ti ha intravisto dalla porta aperta degli spogliatoi ed eri davvero… Mi tira un calcio. Sta ancora scherzando, ma mi fa male. Sono confusa. Sotto l’atteggiamento scanzonato, sembra improvvisamente arrabbiato. Devo aver oltrepassato una linea invisibile, senza volerlo. — Okay. — Alzo le braccia in segno di resa. — Ma capisci cosa intendo, no? —
— Ah ah. — Un sorriso lieve e abbassa lo sguardo, strappando fili d’erba, una vampata gli sale lentamente lungo il collo. — E hai uno sguardo da arresto cardiaco. Qualunque cosa voglia dire. Una smorfia d’imbarazzo. — Smettila, Maya. Te lo stai inventando. — No, te lo giuro, dice cose così. Che altro…? Ah sì, la tua bocca a quanto pare è davvero pomiciabile. Si strozza, spruzzandomi di Coca Cola. — Maya!
— Dico sul serio! Ha detto proprio così! Ora è tutto rosso, mentre fissa l’interno della lattina. — Posso finirla o hai ancora sete? — Smettila di cambiare argomento — rido. Mi lancia un’occhiata maliziosa e beve fino all’ultima goccia. — Ha persino detto che ti ha intravisto dalla porta aperta degli spogliatoi ed eri davvero… Mi tira un calcio. Sta ancora scherzando, ma mi fa male. Sono confusa. Sotto l’atteggiamento scanzonato, sembra improvvisamente arrabbiato. Devo aver oltrepassato una linea invisibile, senza volerlo. — Okay. — Alzo le braccia in segno di resa. — Ma capisci cosa intendo, no? —
— Sì, grazie mille. — Mi fa un altro sorriso ironico per dimostrarmi che non è arrabbiato, poi si volta dall’altra parte, nella brezza.
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