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martedì 22 febbraio 2011

Vi presento: Martin Millar


testoCarissimi amici lettori, è con immenso piacere che oggi ospitiamo nel nostro blog Martin Millar, autore scozzese che ha ottenuto l'apprezzamento di molti readers italiani grazie ai romanzi Fate a New York, Ragazze Lupo e Vex e Kalix, tutte quante pubblicazioni Fazi (Lain). Io, a dire la verità, non sono mai riuscita ad entrare pienamente in sintonia con il suo stile, un po' frammentario e in certi punti troppo minuzioso, ma ritengo comunque interessante - e svincolato da giudizi critici - approfondire le nostre informazioni di base circa la personalità e le inclinazioni dello scrittore.




OPERE


TESTOSogni di sesso e stage diving

Elfish vive in uno squat a Brixton, mangia pochissimo, beve molto, ha una sfrenata passione per la musica punk e lo stage diving, va a letto indistintamente con uomini e donne, e non si lava praticamente mai. Ma nonostante sia una ragazza assolutamente egoista, bugiarda, inaffidabile e lunatica, Elfish ha un sogno: è determinata a tenere per il suo nuovo gruppo trash metal il nome Queen Mab (la fata dei sogni di Giulietta e Romeo di Shakespeare) che apparteneva alla band del suo ex fidanzato, Mo. Per riuscirci dovrà però essere in grado di recitare in pubblico entro due settimane l'intero monologo di Queen Mab, e dovrà convincere gli altri membri della band a fidarsi di lei…
Aiutata, loro malgrado, da amici, nemici, squatters romantici e squattrinati che vivono di sogni e espedienti, e dal suo geniale e depresso fratello maggiore, Aran, che dopo essere stato abbandonato dalla fidanzata trascorre le giornate a progettare un videogioco i cui protagonisti sono alcuni tra i più grandi “perdenti” della storia, (Cleopatra, Botticelli, il drammaturgo ben Jonson e il chitarrista di David Bowie, Mick Ronson) e dove, chiaramente, è impossibile vincere, Elfish farà veramente di tutto per portare a termine un'impresa che sembra ogni giorno più proibitiva…

Spassoso e romantico, Dreams of sex and stage diving, è un romanzo assolutamente irresistibile che è ormai divenuto un vero e proprio manifesto di culto per un'intera generazione di lettori underground in tutto il mondo.



TESTOFate a New York

Fate a New York è un’improbabile, meravigliosa, onirica fiaba sull’amicizia, l’amore, il caos e la musica rock. Un romanzo profondo quanto solo una fiaba può esserlo.

Morag e Heather, due fatine punk scozzesi, si ritrovano catapultate senza sapere il perché a New York, nell’appartamento di Dinnie, il peggior violinista del mondo e “nemico sovrappeso dell’umanità”, dopo un rave a base di whisky e funghetti magici di cui ricordano ben poco, e gli vomitano sul tappeto. "Non ti preoccupare", dice una, "Il vomito di fata avrà sicuramente un sapore dolce per gli esseri umani".
Questo il surreale inizio di Fate a New York del genio underground Martin Millar. Rinnegate dalla propria madrepatria per il loro rifiuto dei dogmi dell’essere fata e per l’aver tentato di sovvertire l’ordine del mondo delle fate suonando i riff dei Ramones sulle loro arpe, Morag e Heather non vedono l’ora di godersi la loro ritrovata libertà. Ma il piano si rivela più difficile di quanto sembra e le due intruse sono presto costrette a scappare dalle gang di fate italiane, cinesi e negre che bazzicano dalle parti di Central Park.
Gli umani di questa favola non sono però meno strani delle due “fantastiche” ribelli. Kerry, la vicina di Dinnie, sta lavorano a un “alfabeto di fiori” che spera di usare come arma per persuadere Cal a insegnarle tutti gli assoli di chitarra della storica rock band dei New York Dolls. Gruppo che fa da “colonna sonora” a tutto il libro, con un inaspettato cammeo da parte del loro leggendario leader, Johnny Thunders, che scende dal paradiso alla ricerca della sua vecchia Gibson del ’58. Poi c’è Magenta, una barbona che si crede Senofonte; la fata Regina della Cornovaglia, una magnate in guerra con un gruppo di fate guerrigliere rivoluzionarie e tanti altri personaggi che sono tanto fiabeschi quanto una metafora di quella realtà che Millar sa cogliere così bene.
L’autore riesce magicamente a tessere una tela che collega perfettamente queste storie così diverse tra loro, mischiando l’umorismo a una personalissima e tagliente critica sociale, incarnata straordinariamente da quella musica “estrema” che le due fatine amano tanto.




TESTORagazze lupo

«Malgrado il pericolo e l'eccitazione di qualche minuto prima, non gli era sfuggita la straordinaria bellezza di quella strana giovane. Poteva anche essere magrissima, sporca, vestita di stracci e con un'aria folle, ma era innegabilmente stupenda».

Kalix ha diciassette anni ed è una ragazza ribelle, una ragazza lupo.
Ricchissima e nobile, ultima discendente della più antica dinastia di licantropi scozzesi, i MacRinnalch, ha trasgredito le regole della famiglia innamorandosi di Gawain, giovane lupo mannaro di umili origini, e adesso si nasconde, inseguita dai sicari, tra le strade di Londra. Vestita di stracci e magrissima ai limiti dell’anoressia, per tenersi su sorseggia del laudano da cui ormai è dipendente.
Certa di aver tagliato per sempre i ponti con la sua famiglia, Kalix si troverà suo malgrado coinvolta nella lotta per la successione alla reggia dei MacRinnalch, circondata da una serie di personaggi stravaganti: sua sorella, una stilista di tendenza dotata di poteri magici, le giovani cugine, dissolute musiciste della scena punk londinese, e due giovani umani, studenti universitari, che si prenderanno cura di lei, ammaliati fin dal primo istante da questa creatura straordinaria.
Ambiziosi, romantici e ribelli, i giovani licantropi di Martin Millar si muovono con scaltrezza in una società contemporanea, ricca di conflitti e proprio come i ragazzi di oggi dimostrano di aver capito il valore assoluto dell’amicizia e della solidarietà oltre ogni altra cosa.



TESTOVex e Kalix
La maledizione delle ragazze lupo

Dall'autore di culto Martin Millar, tradotto in 15 paesi, l'attesissimo sequel di Ragazze lupo, l'epopea fantasy più irriverente degli ultimi anni.

«I romanzi di Millar sono affascinanti, divertenti, brillanti».
Jonathan Coe


Kalix, la più giovane e feroce discendente dell'antico clan scozzese dei MacRinnalch, si è ormai stabilita a Londra. Ma se vuole finalmente vivere come una ragazza qualsiasi, deve frequentare una scuola: ed è questo che lei e l'esuberante Vex, forte di tutto l'entusiasmo e la vitalità ardente di uno spirito del fuoco, si accingono a fare. Eppure, qualcosa non andrà per il verso giusto e le difficoltà della ragazza non si limiteranno a quelle incontrate sui banchi. Kalix, infatti, continua ad avere alle calcagna una spietata schiera di nemici che auspicano la sua morte. E sembra che questa volta dovrà cavarsela da sola. Nel frattempo Thrix, la sorella, è impegnata a vincere il match di eleganza ingaggiato contro un'acerrima nemica e Marcus, il nuovo Signore dei Lupi, è troppo preoccupato a organizzare un prestigioso concerto di beneficenza per interessarsi ai suoi problemi.


INTERVISTA


1. Hi Martin, welcome to my blog. It's a honor for me to have you here. How are you?

I'm well. I didn't like the cold in December and January but I'm feeling warmer now.

1. Ciao Martin, benvenuto nel mio blog. E' un onore per me averti qui. Come stai?
Sto bene. Non mi piaceva il freddo di Dicembre e Gennaio, ma ora mi sento ritemprato. 



2. Who is Martin Millar?


I'm a writer. I come from Glasgow, which is a large city in Scotland. I've lived in London for a long time.  I live on my own. I write, watch TV, and play video games.


2. Chi è Martin Millar?
Sono uno scrittore. Vengo da Glasgow, che è una grande città della Scozia. Ho vissuto a Londra per un lungo periodo. Ora, però, vivo per conto mio. Scrivo, guardo la TV e gioco ai video games. 



3. Your relationship with books. When did you start to love reading?

I think I've always enjoyed reading. I remember learning to read at school with and I liked that. Soon after that I was reading Enid Blyton, who was a very popular British childrens' author. After that I read Biggles books, about the war.

Enid Blyton and Biggles would not be taught at school now. They would be seen as old-fashioned, and not politically correct. However they were very good for getting me interested in reading, at the time.


3. Il tuo rapporto con i libri. Quando hai iniziato ad amare la lettura?
Credo che mi sia sempre piaciuto leggere. Mi ricordo di aver imparato a leggere a scuola e mi piaceva. Subito dopo aver letto Enid Blyton, che è stato un autore brittanico per bambini molto popolare. Poi, ho cominciato con i libri di Biggles. 

Enid Blyton e Biggles, oggi, non entrerebbero nella scuola. Verrebbero considerati autori antiquati e non politically correct. Tuttavia, furono loro a interessarmi alla lettura, a quel tempo. 

4. What was (and what is) your favorite genre?

I have no favourite. I like history. I read a lot of history, mainly about ancient Greece and Rome.

I like manga. I read a lot of Japanese comics. They often have magical moments in them. 

I don't read modern fiction. I don't want to know what other people are writing, I find it distracting.

I like old fiction. I like Charles Dickens, and Jane Austen, and Somerset Maugham.


4. Quali erano (e sono) i tuoi generi preferiti?
Non ne ho di preferiti. Mi piace la storia. Ho letto molto di storia, specialmente sull'antica Grecia e Roma. 
Mi piacciono i manga. Leggo molti fumetti giapponesi. Spesso vi si nascondono momenti magici. 
Non leggo narrativa contemporanea. Non voglio sapere cosa scrive l'altra gente, trovo che sia fonte di distrazione.
Mi piace la narrativa di un tempo. Charles Dickens, Jane Austen, Somerset Maugham. 


5. Your first story? 

The first thing I can remember writing was a story about spacemen. I wrote that at primary school, when I was about nine. I did sometimes write long stories when I was at school.  I tried writing my first novel when I was about 21. It wasn't very good. Neither was my second attempt. My third attempt at writing a novel was much better. That was when I was about 26. That was published, though it took me three years to find a publisher.


5. La tua prima storia?
La prima cosa che ricordo di aver scritto era una storia di astronauti. L'ho scritta alle elementari, quando avevo nove anni. Scrivevo spesso storie piuttosto lunghe quando ero a scuola. Ho provato a scrivere il mio primo romanzo quando avevo circa ventun'anni. Non era veramente buono. E nemmeno lo fu il mio secondo tentativo. Il terzo, però, fu di gran lunga migliore. E' stato quando avevo ventisei anni. Un romanzo che è stato pubblicato, anche se mi ci sono voluti tre anni per trovare un editore.


6. What does writing mean for you?

It's the way I earn my living. It's better than going out to work. I am lazy, and I'd rather stay at  home. I used to go out to work when I was younger, and I never liked it. I never had any ambition at anything.

I like writing but I don't regard my writing as great art. Very little writing is great art. Mainly, I like to entertain people. If people are entertained by reading my books then I'm satisfied.


6. Cosa significa per te scrivere?
E' il modo in cui mi guadagno da vivere. Meglio che andare a lavorare. Io sono pigro e preferisco restare a casa. Ero solito lavorare quando ero più giovane, ma non mi è mai piaciuto. Non ho mai avuto alcuna ambizione a nulla.
 
Mi piace scrivere, ma non considero la mia scrittura una grande arte. C'è veramente poca scrittura che può essere considerata grande arte. Soprattutto, mi piace divertire la gente. Se le persone si divertono leggendo i miei libri, allora sono soddisfatto.


 
7. The basic ingredients for a perfect writer.

I can't answer that for anyone else.  In my own life, I've noticed that having problems is helpful to my writing. You can always write about your own problems.

I've found it helpful for my writing to read good literature from the past. I learn from the beautiful writing style from Jane Austen, and the funny writing of P.G. Wodehouse. I don't know if that would be true for everyone.


7. Gli ingredienti base per un perfetto scrittore.
Non posso rispondere per tutti. Nella mia vita, ho notato che avere dei problemi è utile alla mia scrittura. È sempre possibile scrivere sui tuoi problemi.

Ho trovato utile per la mia scrittura leggere buona letteratura del passato. Imparo dallo stile elegante della scrittura di Jane Austen, e da quello divertente di PG Wodehouse. Non so se questo valga per tutti. 


8. Do you need a special atmosphere when you write?

Not really. I just need it to be quiet. As long as I'm somewhere quiet, then I can write.


8. Hai bisogno di un'atmosfera speciale quando scrivi?
Non proprio. Ho solo bisogno di essere tranquillo. Finché io sono in un posto tranquillo, allora posso scrivere.

9. Now, let's talk about your novels. How do they born? 

I don't know where my ideas come from. They just appear. However, my ideas are affected and influenced, by what I'm interested in at the time. I was interested in Scottish and Irish traditional music, and that helped to influence the Good Fairies of New York. I was thinking about my youth in Glasgow, and that influenced Suzy, Led Zeppelin and Me. I loved Buffy the Vampire Slayer, and that influenced Ragazze Lupo.


9. Ora, parliamo dei tuoi romanzi. Come nascono?
Non so da dove vengano fuori le mie idee. Appaiono e basta. Tuttavia, le mie idee sono sottomesse e influenzate da quello che mi interessa al momento. Ero interessato a scozzesi e musica tradizionale irlandese, e questo ha contribuito ad influenzare Fate Buone a New York. Stavo pensando alla mia giovinezza a Glasgow, ciò ha influenzato Suzy, Led Zeppelin and Me. Ho amato Buffy, the Vampire Slayer, questo ha influenzato Ragazze Lupo.
10. Who is the first character that you have created?

The first character in a book which was published was Alby Starvation, who was based on me. He was the hero of my first novel, Milk Sulphate and Alby Starvation. I think authors often base characters on themselves, when they start writing.

Of all the characters I've created, I like Kalix best.


10. Qual è il primo character che hai creato?

Il primo personaggio di un libro che è stato poi pubblicato è stato Alby Starvation, che si basava su di me. E' stato l'eroe del mio primo romanzo, Milk Sulphate and Alby Starvation. Credo che gli autori spesso basino i personaggi su se stessi, quando iniziano a scrivere.

Di tutti i personaggi che ho creato, tuttavia, Kalix è quello che mi piace di più.
 

11. Kalix: a different kind of werewolf. So strong, so powerful, so original. Why this choice? 

It's difficult to give the exact origins of Kalix. As far as I know, she has no direct inspiration. I just thought her up. However, I did give her a lot of problems which I'd encountered in real life. Kalix has many problems - anxiety, eating disorder, depression, drug abuse, loneliness, anger, and more. I've seen all of these things, either in my friends, or in me. 
11. Kalix: un tipo differente di licantropo. Forte, potente, innovativo. Perché questa scelta?

E' difficile dare un'origine precisa a Kalix. Per quanto ne so, lei non ha un'ispirazione diretta. L'ho soltanto pensata, immaginata. Le ho "affidato" un sacco di problemi che mi avevano riguardato nella vita reale. Kalix ha molti problemi - ansia, disturbi alimentari, depressione, abuso di droga, solitudine, rabbia, e altro ancora. Ho visto tutte queste cose, sia nei miei amici che in me.
   

12. The most difficult part during the writing? 


Concentrating. Often I'd rather be playing on my playstation. I am quite lazy. These days, I don't have as much energy for writing as I used to have. My attention span is shorter than it used to be. I am easily distracted, and spend a lot of time on the internet, doing nothing.


12. La parte più difficile durante la scrittura?
 
Concentrazione. Spesso preferisco mettermi a giocare alla playstation. Sono abbastanza pigro. In questi giorni, non ho così tanta energia per scrivere come ero solito possedere. La mia capacità di attenzione si esaurisce in fretta. Mi distraggo facilmente, e trascorro un sacco di tempo su internet, a non fare nulla.

 
13. What are you working on now?

A third book about Kalix, teenage werewolf. I am making slow progress.


13. A cosa stai lavorando adesso?
Al terzo libro su Kalix. Sto facendo progressi a passo di lumaca. 


14. Have you ever been in Italy?

No, and I'm not likely to travel there. I suffer from agoraphobia, which has been worse in recent years. I find it difficult to travel anywhere.


14. Sei mai stato in Italia?
No, e non sono propenso a venirci. Io soffro di agorafobia, che si è aggravata negli ultimi anni. Trovo difficile viaggiare ovunque.

2 commenti:

Daniela ha detto...

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Anonimo ha detto...

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