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domenica 27 marzo 2011

Vi Presento: Lara Manni

Carissimi amici lettori, questa domenica è tutta dedicata a revisioni e riletture (è ritornata Gamberetta, come sono felice! Lo so, è ritornata da un bel po', ma io lo scopro solo adesso), perciò sono assente su Facebook e sul blog. Approfitto di una pausa, con tanto di merenda, per pubblicare l'intervista che la gentilissima Lara Manni ci ha regalato, permettendoci così di viaggiare all'interno dei suoi mondi immaginari e di conoscerla meglio. Siete curiosi, vero? Bene, allora, mettetevi comodi e gustatevi questa puntata tutta speciale della rubrica Vi Presento al profumo di fiori di ciliegio e spezie.


testo

 Ecco Lara in una meravigliosa personificazione Sims




1. Ciao Lara, è un piacere averti qui. Grazie per aver accettato e... ci fai un saluto nipponico? Scherzo...

Mi inchino tre volte.



2. Comincio sempre con questa domanda: chi è Lara Manni? E la risposta, nel tuo caso, sarà un'autentica rivelazione, visto che intorno alla tua identità aleggia un alone di fascino e mistero. Ma, prima di partire all'attacco, gradisci una tazza di tè alle erbe con grani di cacao e menta piperita?

Il tè è sempre gradito, grazie, anche se i grani di cacao non li avevo ancora assaggiati dentro la tazza di Earl Grey. Buoni. Per quanto riguarda il mistero, ogni tanto qualcuno mi fa notare la stranezza del mio comportamento: niente fotografie e niente presentazioni. In realtà non la trovo una cosa così strana, perché la cosa a cui tengo è che si parli soprattutto delle mie storie. Mi rendo conto, però, che non sono più i tempi in cui l’autore invisibile non destava  troppo stupore: oggi c’è molta attenzione per l’aspetto fisico degli scrittori, e la socievolezza è quasi più richiesta dell’eventuale abilità narrativa. Io continuo a preferire che a parlare per me siano le cose che scrivo, e che non dipendono dal colore dei miei capelli o dal taglio dei miei occhi. Oltretutto, la vita di chi scrive è quasi sempre deludente rispetto alle aspettative. La mia è la vita di una normalissima trentaquattrenne, con il lavoro, la pizza con gli amici, parecchi guai sentimentali, litigate con la mamma. E, lo ammetto, non poca timidezza nel mondo reale.



3. Bene, tutto ciò è molto interessante. I nostri amici lettori saranno entusiasti di scoprire qualcosa in più sulla loro amata scrittrice. Ascolta Lara, so che la prossima domanda potrà suonare un po' retorica e banale ma io non resisto. Hai sempre scritto? Hai sempre letto? Cosa e in quale misura? Nel frattempo, qualche meringa alla vaniglia o alla fragola?

Vaniglia! Ho sempre letto ma non ho sempre scritto. Ho letto fin da quando ho imparato ad associare le parole al significato, intorno ai cinque anni. E mi ricordo benissimo il momento preciso e anche la parola: cavallo, e ho visto un cavallino bianco materializzarsi nella mia mente. Ho letto davvero di tutto: fiabe, fumetti, racconti di avventura, classici. Adoravo Salgari e anche Piccole donne, quando ero bambina (indovina per quale sorella facevo il tifo? Jo March, esatto). Sono passata presto all’horror: Poe, per comiciare, e subito dopo King, Lovecraft, Machen, Ira Levin, Barker. Tolkien è una scoperta dei sedici anni: prima Il Signore degli Anelli, poi Il Silmarillion. E poi gli autori non di genere, contemporaneamente. Virginia Woolf mi ha prima respinta, poi conquistata. E Gente di Dublino di Joyce… I morti, una delle storie perfette che si darebbe un braccio per riuscire a scrivere. Però mi fermo. Scrivere, appunto. Ho buttato giù storie, poesie, appunti quando ero adolescente. Poi ho semplicemente smesso. Non so neanche io perché. Probabilmente, perché non avevo fiducia in me stessa e non volevo ingrossare le fila degli aspiranti. Mi sono sbloccata con le fan fiction. Perché mi sono trovata insieme a molte altre persone che scrivevano e leggevano per puro piacere. E non ho più smesso.


4. Come mi piace avere ospiti nel mio salotto! Ora, vorrei scendere nel particolare e chiederti da dove nasce la tua passione per la cultura orientale.

Con i manga, gli anime, e con alcuni scrittori. Prima, come penso capiti a molti, con Banana Yoshimoto. Poi ho osato affrontare Mishima, che è un colosso. Infine, il grande amore per Murakami Haruki.

 
5. E per King? Lo so, lo so. Non ci si può opporre alla sua malia.

Stephen King è davvero il Maestro, per me. Perché fa quello che io desidero fare più di ogni altra cosa: raccontare gli esseri umani fingendo di parlare di mostri e creature soprannaturali. E’ lo scrittore che ha fotografato il secondo Novecento americano, con le sue miserie e le sue paure. Pensa: non mi sono mai spaventata leggendo King (Lovecraft, invece, è riuscito a farmi tremare), ma mi ha sempre emozionata ad ogni pagina, ad ogni riga. Credo che per uno scrittore sia il risultato più grande.



6. Come gestisci il tuo rapporto con la scrittura? Applichi dei metodi, degli schemi abituali?

Dipende dai romanzi. In genere, comunque, la prima stesura arriva abbastanza filata. Per Esbat, Sopdet e Tanit, poi, ha coinciso con la pubblicazione a puntate su Efp. La revisione, invece, è lunghissima. Sopdet è stato riscritto cinque volte. In genere parto dalla documentazione storica o ambientale, riempio pagine di taccuini e poi file word. Per il romanzo nuovo, quello su Lavinia, sto procedendo in modo diverso. Ho finito una prima stesura in otto mesi, ma ora lo sto praticamente riscrivendo, anche perché per la prima volta ho usato la prima persona e devo abituarmi. In genere, comunque, finchè non ho scalettato la trama non comincio. Salvo, poi, tradire completamente la scaletta.



7. Raccontaci un po', Lara, qual è il potere che la parola esercita su di te? Seguimi, però, mettiamoci sedute su questo tappeto, così potremo riscaldarci accanto al fuoco.

In effetti per essere primavera fa freddo. La parola è tutto. Cosa saremmo senza le parole?



8. Guarda, fuori sta calando il buio. Ah... Certo che la luna è meravigliosa, la perla che nessun pescatore potrà mai strappare dalla sua ostrica. Il cielo la stringe nel suo abbraccio geloso, protettivo. Anche se, tu ne hai messo in luce il suo lato mistico e ancestrale, legato a culti seducenti e letali. Ne hai parlato in Esbat, tua opera d'esordio. Ti va di raccontarci la genesi di questo romanzo?

E’ nato per puro caso. Stavo chiacchierando via mail con un’amica, a proposito degli sviluppi di un manga, e di colpo le ho detto: immagina se il protagonista aprisse la finestra ed entrasse a casa della mangaka. Era giugno, ero in una casa al mare e c’era la luna piena. Ho visto davanti a me tutto il romanzo, incluso il triplo finale. L’ho scritto in tre mesi.



9. Perdonami, ma devo togliermi la curiosità. Lara Manni e Rosencrantz, cosa condividono e in cosa differiscono?

Rosencrantz è più sfacciata di Lara. Lara è molto più fragile del suo doppio.



10. Sai, lo confesso: credo di aver preso una sbandata per il tuo demone, Hyoutsuki. Non è che... sì, insomma... potresti rivelarci qualche aneddoto circa la sua figura? C'è un personaggio reale che immagini perfetto per il ruolo?

Hyoutsuki è un abitatore di sogni, per come lo vedo io. I demoni cadono sulla terra per cambiare il destino degli esseri umani, e ogni tanto vengono cambiati anche loro. Sicuramente, Hyoutsuki ha dettato il finale di Sopdet: doveva andare come desiderava lui. Scherzi a parte, un personaggio reale? Difficilissimo da immaginare, temo. Keanu Reeves in parrucca bianca?



11. Come si è soliti dire: to be continued. La tua avventura d'inchiostro ha già un seguito, fresco di pubblicazione: Sopdet. Cambio di editore, cambio di estetica. E il tuo stile? Quanto - e se - lo senti cambiato? Qualche anticipazione sul tuo lavoro futuro?

Il mio stile cambia continuamente. Esbat era secco, quasi rabbioso. Sopdet è più disteso. Tanit oscuro. E in Lavinia sarà ancora diverso. Penso che cambiare sia necessario.



12. Lara, è stato davvero un piacere parlare con te. Un'ultima cosa prima dei saluti: ho un piccolo pensiero, come forma di ringraziamento per la tua preziosa gentilezza. Spero ti piaccia. Si tratta della riproduzione di un ventaglio del 1800, in filigrana d'argento dorato e smalti, completo di decorazioni floreali e orientali. Così ti ricorderai. Torna a trovarci quando vuoi e saluta pure, a modo tuo, i lettori del blog. Ciao Lara, alla prossima!

E’ bellissimo. Lettori, ripeto l’inchino. E grazie, di cuore.




I ROMANZI DI LARA MANNI:

testoHa cinquant'anni, disegna manga, è conosciuta con il nome di Sensei - maestra - e ha fan sparsi ovunque nel mondo. Inventa storie piene di buoni sentimenti ambientate in mondi fantastici, e da anni disegna La leggenda di Moeru, un manga di successo planetario di cui ora si sta accingendo a finire le ultime tavole. La Sensei è una donna superba che gestisce il proprio successo con orgoglio e sapienza: poche apparizioni pubbliche la avvolgono in un'aura di mistero e le permettono di non entrare in contatto coi propri lettori che disprezza profondamente. Una notte di luna piena, proprio mentre sta per mettere la parola fine al suo manga più celebre, riceve la visita di un ospite inatteso: è Hyoutsuki-sama, principe demoniaco antagonista di Moeru. La Sensei crede di essere impazzita, ma ben presto si convince che Hyoutsuki-sama è un'entità reale, che ha abitato per anni il mondo che ha creato e che ora ha attraversato per reclamare un finale diverso. La Sensei se ne innamorala l'amore con lui e gli propone un patto: un finale diverso in cambio di altri sei mesi in cui il demone verrà richiamato e sarà a sua disposizione per una notte al mese. Per far ciò è necessario eseguire un rito - Esbat - che richiede alla Sensei di sacrificare parti del proprio corpo. Dopo essersi tranciata alcune dita di una mano e di un piede, la Sensei decide di "sacrificare" i propri fan, che attira a casa con la promessa di un disegno autografo. 



testoChe cosa accado a un demone quando entra in contatto con il mondo degli uomini, e ne conosce gli orrori? Grazie al potere di una stella, Hyoutsuki e Yobai valicano i confini fra i tempi e le dimensioni e prendono sembianze terrene, celando la loro identità sotto nomi fittizi. Ma niente può frenare l'impeto di una battaglia che si protrae da millenni e che questa volta ha come scenario le guerre degli uomini. Molte figure femminili attraversano il loro cammino: una Dea che ne controlla le sorti, ostacolandoli e traendoli in inganno, e due umane, la misteriosa Adelina e la giovanissima Ivy dai capelli bianchi e dagli occhi tristi, che ama le storie fantastiche e ha il dono di poterle cambiare. Ma quando i mondi si incontrano non c'è comunque scampo. I demoni diventano più simili agli uomini, e gli uomini . e le donne acquistano poteri che forse non desiderano. Perché c'è una soglia, tra luce e ombra, che non può essere violata nemmeno con lo sguardo. Un viaggio tra i sentieri della mente di creature soprannaturali, di esseri umani coraggiosi e storiche battaglie che hanno plasmato il destino del mondo: questo è "Sopdet", un romanzo dai mille volti. 


Blog ufficiale dell'autrice:
http://laramanni.wordpress.com/



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