Tutto ha inizio con una lettera
Il nome di questa autrice è destinato, a quanto pare, a rimanere impresso in molti cuori. Kate Morton, ventinove anni, australiana e di una bellezza luminosa, si è già imposta, nel panorama della narrativa contemporanea, come scrittrice di best-sellers, ottenendo numerosi plausi dalla critica e dal pubblico dei lettori. Il suo "sbarco" in Italia avviene nel Maggio del 2007, con la sua opera prima Ritorno a Riverton Manor, un romanzo ambientato nel 1924 che in molti suggeriscono.
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La voce comincia a diffondersi e c'è già chi ne ha individuato il talento creativo, tuttavia è con la sua seconda pubblicazione, Il Giardino dei Segreti, che Kate raggiunge l'apice del successo. Uscito per la Sperling & Kupfer nel Maggio del 2010, questo romanzo riesce a conquistare lettori di tutte le età e gusti letterari, emergendo per la sua intensità comunicativa e la complessità della trama, che è una sorta di vero e proprio labirinto di emozioni. Io ne acquistai una copia, desiderosa di volerne subire il fascino, ma è ancora in lista d'attesa. Lo so, lo so... devo darmi una mossa.
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CURIOSITÁ: Kate era in cerca di una location adatta dove ambientare parte del romanzo; voleva che a predominare fosse un paesaggio costiero, magari segnato da storie di contrabbando, perché era convinta che si sposasse alla perfezione con la sua trama. Prese in esame diversi posti ma nessuno di quelli sembrava rispondere alle sue esigenze; poi, arrivò il giorno fortunato. Kate si imbatté in una pagina online che citava un luogo chiamato The Lost Gardens of Heligan e si mise subito alla ricerca di informazioni più dettagliate. Si trattava dei possedimenti di una famiglia aristocratica, i Tremaynes, e seppe di aver trovato, finalmente, ciò che cercava.
Allo scoppio della Prima Guerra Mondiale, l'intero staffche si occupava del mantenimento del giardino venne arruolato e non fece più ritorno. Il mirabile giardino venne dimenticato per sempre.
Il 17 Maggio dell'anno odierno, arriva Una lontana follia -- titolo originale The Distant Hour -- sempre per la Sperling & Kupfer, una storia che racconta il difficile rapporto tra una madre e una figlia, costellato da segreti incoffessabili e un passato sul quale regnano le ombre, risvegliato dall'arrivo di una lettera inaspettata che metterà scompiglio e riporterà in superficie dolori mai assopiti. La trama promette davvero bene, anche se devo ammettere di non aver gradito la scelta della veste grafica per la versione italiana del romanzo -- di seguito -- a mio parere poco incisiva.
Kate Morton
Sperling & Kupfer
544 pagine
SINOSSI - L’arrivo di una lettera con la data di cinquant’anni prima e l’indirizzo di un castello del Kent risveglia i ricordi di Meredith, e soprattutto le domande di sua figlia Edith. Quali segreti le ha nascosto finora quella madre all’apparenza così fredda? Qual è il suo legame con quell’inquietante dimora? Alla ricerca di risposte, Edith risale indietro nel tempo, alla Seconda Guerra Mondiale, quando sua madre era una ragazzina di tredici anni sfollata da Londra nel Kent. Testimone, all’ombra del castello, di una tragedia nata dalla sete di vendetta e dalla gelosia. Una tragedia rimasta segreta e senza giustizia. Fino a oggi.
In questo video l'autrice ci racconta la genesi di questo romanzo, nato grazie alla voce delle due sorelle protagoniste, che hanno sussurrato alle sue orecchie e al suo cuore piuttosto insistentemente e che le hanno confidato di avere una nuova storia da raccontare. Kate, in un primo momento, ha cercato di ignorare la loro presenza perché stava lavorando a un altro progetto; tuttavia, dato il tormento che le davano, decise di concedere loro solo una settimana di prova: se la cosa non avesse funzionato, se non si fosse instaurato subito quel feeling indispensabile per uno scrittore, avrebbe desistito. Così scrisse il primo capitolo e... si rese conto di non potersi più fermare. I personaggi la chiamavano, un passato oscuro stava per essere rivelato e per lei era impossibile dedicarsi ad altro. Kate ci fa sapere di come sia stato emozionante cimentarsi in questa nuova esperienza narrativa e coglie l'occasione per ringraziarci: noi che leggeremo The Distant Hour, infatti, permetteremo alla storia di prendere vita, indipendentemente dal parere che ne daremo.
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