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lunedì 28 marzo 2011

AUTORItratto: Michela Zanarella

Nuova rubrica, già. Questa volta pensata specificamente per tutti quegli autori esordienti che volessero raccontarsi in maniera creativa e personale, senza intromissioni della sottoscritta. Una spazio bianco, da riempire con parole e immagini. A inaugurarlo è Michela Zanarella, di cui non vi svelerò nulla ma che potrete conoscere leggendo il suo... AUTORItratto.





Provo in modo originale a  “farmi” l’autoritratto anche se sinceramente sono molto imbarazzata per questo. Parlare di se stessi implica il superamento di moltissime barriere psicologiche, culturali, educative; comunque ci provo!



Sono nata a Cittadella, Padova, il 01-07-1980. Inizio a scrivere poesie nel 2004. Personalità di Cultura e Poeti locali si accorgono del mio talento naturale che pongo nell’esprimere la vita in versi. I miei versi vengono tradotti in inglese, francese, spagnolo, arabo. Ed inizia la pubblicazione delle mie sillogi: “Credo” con l'associazione culturale MeEdusa, oltre mille copie; “Risvegli”, ed. Nuovi Poeti; "vita, infinito, paradisi" ed. Stravagario e le Edizioni GDS pubblicano la mia prima raccolta di racconti dal titolo “Convivendo con le nuvole” che ottiene un’ampia diffusione sul web. Sono la I classificata al Premio “pubblica con noi 2011” della Fara Edizioni. A gennaio 2011 viene pubblicato dalla Sangel Edizioni la silloge “SENSUALITÀ, poesie d’amore d’amare”. Il Teatro Argot Studio, il 18 marzo 2011, mi ha permesso di organizzare Risveglio di primavera in poesia, “Michela Zanarella in recital” con la sponsorizzazione della Provincia di Roma. “SENSUALITÀ, poesie d’amore d’amare” è la silloge dell’Amore……….e penso che il miglior modo per farvi conoscere il contenuto del libro sia proporvi una poesia del libro stesso.



IL FUOCO NON SI FERMA

Non c'è istante che stanchi
la mia voce di donna
di sentire l'amore.
Il fuoco non si ferma,
sommerge le pieghe d'orizzonte,
di pelle e d'erba.
Si spalanca un tremore
composto di tramonti e ombre divine.
La voglia di entrare in te
per bere le prigioni calde
di uno sguardo,
mi fa annusare la bellezza
di un mare che si macchia di cielo.
E' come l'infanzia di un mattino
il mio corpo attaccato
ai ritmi di un fiume,
che guarda il destino
per sapere tutto.



Un abbraccio a chi mi legge ed un bisbiglio rigenerativo di cultura poetica a chi ancora non mi ha letto.


                                                                           Michela Zanarella




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