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sabato 14 ottobre 2017

😱 Letture sanguinose, cinema degli eccessi, anteprime.😱


Buongiorno amici lettori. Un titolo, per questo post, che vuole dire tutto e niente ma che adesso capirete meglio.
Voglio raccontarvi la giornata allucinante di ieri. Sapete quanto ami il carattere nuovo delle esperienze, il gusto dell'esplorazione, i territori ignoti e il desiderio irrinunciabile di testare le resistenze. Quindi potete immaginare la mia reazione conclusiva quando ieri decido di confrontarmi con la pellicola più ammorbante ma anche maestosa e piena di allegorie di Pier Paolo Pasolini: Salò o le 120 giornate di Sodoma. Ma perché lo hai fatto?, mi chiederete. La risposta tra origine da un bisogno semplicissimo che porta il nome di curiosità. Quel prurito insistente che se non soddisfatto rischia di trasformarsi in angosciante tormento. Poi metteteci pure che dietro l'opera cinematografica esiste un padrino letterario costretto in manicomio per i suoi piaceri insani e le sue idee convulse e allora diventa proprio insostenibile sottrarsi alla tentazione. Che arriva pure al momento giusto – ti convinci scioccamente – perché sei adulta e hai smesso di tremare per lo scricchiolio improvviso di una porta o il fragore stridente di un'imposta che sbatte (ma chi vogliamo prendere in giro?). Eppure finisci con l'accorgerti di non essere mai veramente preparato, di non aver visto che una porzione marginale del tutto. Non ne ricaverete un'analisi istologica ma solo epidermica, di superficie, perché tanto so delle inclinazioni di Pasolini e di questo suo cult scomodissimo
Coprofagia, amplessi multipli, sevizie, umiliazioni fisiche e psicologiche in questo sottoterra di pulsioni e punizioni che si assimila così all'impalcatura infernale dantesca (con tanto di gironi), dove l'uomo si svilisce a creatura infima e facilmente accomodante, rapace nell'appagamento dei propri interessi, crudelissimo e perverso nelle manie. I dialoghi si intridono di volgare e disturbante lussuria, sfociano in delirio, ed è preclusa la fuga a chiunque si riscopra debole e riluttante. 
Un prodotto, sicuramente, che dietro e dentro cela molti sotto-testi, di natura storica come di natura politica, che costarono al regista contestazioni brutali e un destino segnato. 
Lo rivedrò dopo averne smaltito gli effetti devastanti per poterlo commentare meglio.
Non contenta, sono andata a caccia di esegesi più competenti e mi sono imbattuta nel canale fornitissimo di un gruppo di accaniti cinefili impegnato nella divulgazione di tutto quel cinema dell'estremo che pochissimi osano frequentare (perché, credetemi, per alcuni titoli ci vuole davvero fegato). Ho passato un paio d'ore in loro compagnia facendo esperienza di un'iniziazione intellettuale e quasi spirituale. Ne uscirete arricchiti (e anche assai turbati)
Tra un video è l'altro, ho iniziato e finito un recente arrivo letterario: Tu, sanguinosa infanzia di Michele Mari, voce eminentissima della letteratura contemporanea. Dopo aver goduto della bellezza perfetta e impietosa di Leggenda Privata, sua ultima pubblicazione, dovevo recuperare qualcos'altro dell'autore e, guidata pure dalla mia libraia di fiducia, ho scelto questo volumetto di 125 pagine strutturato in brevi capitoli dedicati all'infanzia (un tema carissimo allo scrittore). Quell'infanzia ricordata sia come era nostalgica di giochi, sogni e paure, sia come colpa da espiare, ancora ferita. 
Le storie di Michele sono polpose come frutti maturi che cadono tra le mani del lettore e diffondono il loro profumo venefico. Ve ne parlerò più approfonditamente nel prossimo video wrap-up. 
Glinda Izabel di Atelier dei Libri, la nostra regina dei libri e del gossip letterario, ha postato la cover release che tutti quanti stavamo aspettando e che mi ha fatto battere il cuore all'impazzata.
Non dico altro e vi lascio alla degustazione visiva. 


Data di pubblicazione | 2 novembre 2017
Titolo | Caraval (Caraval #1)
Autrice | Stephenie Garber
Prezzo | 18,00 €
Editore | Rizzoli
Pagine | 400

Scarlett non ha mai lasciato la piccola isola dove vive con la sorella Tella e il crudele padre. Ogni speranza di partecipare al Caraval, lo spettacolo itinerante misterioso quanto leggendario che tutti sognano di vedere, sembra tramontare quando scopre che il padre ha già preso accordi per darla in sposa a un ragazzo che lei nemmeno conosce. E invece a sorpresa arriva l'invito che tanto ha aspettato: insieme alla sorella, Scarlett fugge, ma appena arrivata al Caraval, Tella viene rapita. Scarlett scopre che l'unico modo di ritrovarla è tuffarsi nel Caraval, e risolvere la caccia al tesoro al cuore dei suoi spettacoli. Presto però sogno e veglia sembrano confondersi, e i rischi lungo la pista di indizi si fanno decisamente pericolosi...
Prima di mettermi a dormire affronto un viaggio in terre lontanissime e particolarmente esotiche grazie ai racconti di un grande ambasciatore del fantasy attuale, Joe Abercrombie. Uno stile imponente ma mai rugginoso, ritmico e visivo nella descrizione dell'azione (tanto da farti quasi assaggiare la polvere dell'asfalto o l'humus selvatico della terra), impressionante nei combattimenti, coscienzioso nei dialoghi e mai ripetitivo negli intrecci. Personaggi sempre ben caratterizzati, alcuni persino grotteschi e sinistri, e luoghi di cui ubriacarsi. La tensione per i momenti salienti di battaglie e tradimenti segue una scalata di intensa partecipazione emotiva per poi galleggiare in una nube di opprimente sospensione. Il signor Abercrombie deve aver preso il vizietto da qualcuno dei suoi colleghi. Anche di questo ve ne parlerò nel video di ricapitolazione, ma intanto inserisco già in WL la saga del Mezzo Re. 
Miei carissimi amici, mi congedo per il pranzo ma… en garde!, perché nel pomeriggio arriva un video sperimentale che spero possa suscitare il coinvolgimento e l'interesse sperato
Un solo indizio: riguarderà sempre lo Speciale Halloween. A dopo!


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