Menu Orizzontale
Visualizzazione post con etichetta Un po’ di me. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Un po’ di me. Mostra tutti i post

venerdì 8 gennaio 2021

L'amore è una bussola (e il dolore davvero una cosa con le piume)

Io questa storia te la racconto. Non perché voglia spiattellare i miei problemi ai venti né per conquistare la tua compassione, ma piuttosto perché potresti sentirla amica, viverne una simile, ricavarne un motivo di conforto. Chi può dirlo cosa siano capaci di fare le condivisioni. 

Il mio 2021 è iniziato con una sfida, di quelle che la vita ti schianta addosso al suono tonante di una frusta, o sei dentro o sei fuori. Dopo una serie di accertamenti, alla sister è stata trovata una malformazione intramuscolare alla gamba destra. Le causa dolore, e incertezza, perché la sua natura è ancora un mistero da decifrare. Continuiamo ad ascoltare il parere di medici e specialisti e, con tutta probabilità, sabato giungeremo a una diagnosi definitiva, capendo in quale direzione muoverci per trattarla. Nel frattempo, le ha simpaticamente dato un nome: Norberto. Visto che è lì nel suo corpo, meglio parlarci, scambiare due chiacchiere e, perché no, sancire un'alleanza. Nessun vincitore, ciascuno ci guadagna qualcosa. Sei d'accordo?

venerdì 6 ottobre 2017

♥ POESIE RECITATE | Le mie preferite.♥

Giornata di pulizie oggi, ergo giornata di croce e delizia.
L'oggetto del rassetto: la libreria. O meglio, le librerie, perché oramai non si contano più. Mi circondano ovunque, sono riuscita a ricavare spazi e vuoti anche dove non era possibile immaginarseli. 
Rincorsa dai rimbrotti della mamma e dagli spergiuri della sorella per via dei troppi soldi spesi e dei troppi libri ancora vergini, mai sfiorati, mai nemmeno guardati, ho resistito, sebbene il cuore si facesse mano a mano sempre più contratto. Per ogni volume riposto, un pianto muto di incredulo dispiacere. Il disagio insiste, anche quando sono convinta di essermene liberata. Acquisto senza controllo e trascuro il tesoro che già possiedo, come se in realtà mi mancasse ancora qualcosa.
Non è mai abbastanza. Mai. Di niente. Così prometto: non si compra finché non si saranno smaltiti un bel po’ di titoli. Seriamente.E come per sigillare il patto, mi servo e mi asservisco alle poesie recitate ad alta voce che più amo.
Di quelle che viaggiano nel vento, intessute della più soave eternità.

sabato 29 luglio 2017

Parlano di me, dicono di te. Quando il silenzio è amore.

Ascoltavo Giorgia e la sua Oronero combattente. Guardavo un video bellissimo sulla professionalità e l'umanità del cuore intelligente di Patrizio Paolettiun uomo che dovreste proprio concedervi la possibilità di conosceree mi frullavano domande. Mi rullava il cervello, come la grancassa di un tamburo, il timpano di una campana suonata a miglia e miglia di distanza, eppure così intima e personale.
Domande sul mondo, domande su di noi, su di voi, domande su di te.
Domande su di me.
C'è parecchio rumore là fuori, ogni tanto me ne resto a sentire. Differenzio le voci nel chiasso del lunedì mattina, raffino la melodia dell'aria e la accordo alle sintonie del cuore, che vibrano a un'altitudine potente e intonano la sinfonia creatrice della vita.
Dicono parecchie cose là fuori, ogni tanto me ne resto a sentire. Le parole riempiono tutti gli spazi, rimbalzano, tuonano, volteggiano, inchiodano. Nascono, passano e muoiono come code di comete. Cadono come stelle finite, complete di esperienze, o rimangono appigliate al cielo delle labbra. Ed è difficile disfarsene, per qualcuno persino impossibile. Ma a cosa serviranno poi, tutte queste parole? Qual è il loro peso, la loro unità di misura? Leggerezza o consapevolezza?
C'è da rannicchiarsi nella conchiglia del silenzio per rispondersi e tornare, così, all'amore originario e originale. Alla versione inedita, più vera e migliore di sé. 

Un post senza libri ma con una storia dentro. Per condividere la vita e parteciparla
Buon sabato pomeriggio amici miei.

lunedì 21 novembre 2016

Il lunedì delle domande, del tempo perduto e della poesia che risolleva.

“Potrei essere un martire per la mia religione – la mia religione è l’amore – potrei morire per questo. Potrei morire per te. Il mio credo è l’amore e tu sei il mio unico dogma.”