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lunedì 21 agosto 2017

✨ La voce segreta dei libri. Il Rifugio, di W. Paul Young✨

Il nostro radioso William Paul Young
Forse ve ne ho già parlato o forse soltanto accennato. Be’, la questione è che non è bastato. Sento di dover condividere ancora qualcosa di questa storia.
Il romanzo è uscito in Italia per la Rizzoli un bel po’ di anni fa, ma è destinato ad attirare nuovamente attenzione. L'anno prossimo, precisamente, a marzo. L'autore canadese lo ha scritto sotto l'influsso di un'ispirazione davvero particolare, reduce da un'esperienza intima e profonda con quegli argomenti di cui ci vergogniamo o a cui affidiamo deliberatamente il potere di atterrirci. W. Paul Young non si è lasciato intimorire, invece, e ha proseguito lungo il sentiero fitto e inesplorato della sua intuizione. Una volta terminato, il manoscritto ha ricevuto la bellezza del 100 percento dei rifiuti da parte degli editori a cui era stato proposto, ma ciò non ha svilito la determinazione dell'autore, che ha pensato di auto-pubblicarlo su una generica piattaforma adibita al servizio.
Volete sapere com'è andata a finire? La storia ha conquistato il web, ha fatto il giro del mondo collezionando lettori grati e commossi e ha convinto l'editoria a regalargli una forma cartacea. Un successo.
Mi dispiace solo rinvenire tesori di questo tipo soltanto dopo averne scoperto un prossimo adattamento cinematografico; questa distrazione mi induce a credere di dover tornare ad addestrare il mio fiuto da Book Raider, di mettere più passione e attenzione nella ricerca. Perché, e questo ve l'ho ripetuto un mucchio di volte, ci sono libri che non amano fare rumore. Arrivano quatti, con passo felpato, e vanno a nascondersi fino a quando non saranno ritrovati, o liberati.
Il Rifugio è uno di quelli. E io non riesco a metterlo giù.



So di avere Nel profondo della Foresta di Holly Black fermo a metà ma ieri pomeriggio, prima di muovermi con Fabio per una serata musicale, ho percepito qualcosa nel petto. All'inizio era come un alito di vento che ha fatto fremere il cuore, ma subito dopo la sensazione si è trasformata in qualcosa di molto più tangibile, di più definito: una canzone. Questa qui.



E mi sono ricordata del trailer e del libro infilato in mezzo a tanti altri, da qualche parte tra gli scaffali della mia libreria. Non ho avuto dubbi, non chiedetemi come abbia fatto a capirlo. Quella suggestione era un chiaro invito. Perché poi, nemmeno a farlo di proposito, ieri non era per niente una giornata facile da gestire. Avevo le emozioni in completo subbuglio, se ne andavano a sbattere dappertutto lasciandomi addosso un senso di pesante frustrazione e smarrimento. Capita, ce le abbiamo tutti giornate così. 
Ho cominciato a leggere le prime pagine e quando Fabio è passato a prendermi e ci siamo messi in macchina, non mi sono neanche accorta di stringere ancora il libro tra le mani e di essermi persa. Persa dentro le sue parole, trasparenti come lamine di vetro e sconfinate come il mare che abbraccia l'orizzonte, come il cielo che tocca la terra, che la sfiora con una carezza gentile. Non mi sono accorta dei sorrisi mescolati alle lacrime che mi salavano le guance. È stato Fabio a spezzare l'incantesimo e a chiedermi preoccupato se andasse tutto bene. «Non riesci proprio a smettere di leggere, eh?» mi ha domandato, un angolo delle labbra lievemente sollevato. A quel punto l'ho guardato negli occhi e ho continuato a sorridere. Gli ho preso la mano e ho permesso alle dita di intrecciarsi alle sue. Avevo bisogno di qualcosa a cui avvinghiarmi, a cui sentirmi stretta. 

Sono a pagina 117, lui è appena tornato al Rifugio.
E io… È come essere tornati a casa.

2 commenti:

Ygritte ha detto...

Ciao Anita, mi hai fatto venire voglia di leggere questo libro, per fortuna mi è arrivato proprio oggi quindi sarà una delle mie prossime letture. Non vedo l'ora :-)

AnitaBook ha detto...

Davvero Ygritte? Provaci, lasciati guidare dalla sua voce, perditi e non avere paura.
A me sta aiutando davvero tanto. È un romanzo magnifico.
Poi torna a farmi sapere.

Un abbraccio!

P.S. È il tuo nome reale Ygritte o uno pseudonimo ispirato a qualche personaggio?